Webuild, risultati in forte crescita

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Il Consiglio di Amministrazione di Webuild (nella foto, l’a. d. Pietro Salini) ha approvato ieri il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021, nonché, esaminato i “Dati Consolidati Adjusted ” al fine di confrontare l ‘andamento gestionale su base omogenea. Il Gruppo Webuild ha chiuso l’esercizio 2021 con risultati in forte crescita e in linea con i target comunicati, confermando al contempo un ruolo centrale nello sviluppo dei piani di rilancio delle economie in cui opera.Nel corso del 2021, Webuild registra nuovi ordini per €11,3 miliardi con un portafoglio ordini al 31 dicembre 2021 che si attesta su un livello record di €45,4 miliardi per il 92% relativo a legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

In termini di geografie presidiate, proseguendo la strategia di de- risking , il portafoglio risulta distribuito prevalentemente tra Italia, paesi dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti ed Australia – principalmente in termini di segmenti alla mobilità sostenibile quali l’ legatialta, il settore ferroviario e il settore stradale – portando al totale 75% del backlog i progetti in queste geografie. Webuild ha adottato negli anni una politica di bidding sempre più selettiva e strutturata basata su un assment a 360° delle iniziative in un’ottica di contenimento del rischio e attenzione alle migliori opportunità, includendo fattori tecnici, economico-finanziari e un’analisi dei rischi Rischi sempre più approfonditi, facendo leva anche sulla rilevante capacità competitiva, accresciuta grazie ad investimenti in innovazione, Health & Safety e sostenibilità dell’opera e del processo di costruzione. Con un ruolo determinante in Italia nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per dotare il Paese di infrastrutture adeguate, innovative e sostenibili, il Gruppo ha continuato a consolidare il proprio posizionamento nel mercato domestico , che rappresenta a fine 2021 il 44% del backlog construction e il 32% del fatturato complessivo dell’anno, raggiungendo livelli in linea con i maggiori peers europei.

L’Italia continua ad essere un mercato in forte ripresa, dove, grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR e da fondi complementari del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, sono attesi ulteriori €24 miliardi di investimenti in grandi opere .Il trend di recupero delle attività produttive èto anche nel secondo semestre, concludendo di proseguimento il 2021 con risultati in forte crescita , nonostante il perdurare della pandemia e le criticità inflattive legate agli approvvigionamenti di materie prime. I Ricavi crescono del 40%, a €6,7 miliardi; l’EBITDA cresce del 95%, a 451 milioni di euro, superando le prestazioni pre-pandemia. A livello finanziario, l’esercizio registra il miglior risultato dal 2014 , evidenziando una posizione finanziaria positiva (cassa netta) di €467 milioni e un debito lordo in calo, pari a €2,65 miliardi. Ad inizio 2022 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario “Sustanaibility Linked”, per un importo pari a €400 milioni, che migliora ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo, estendendo la vita media del debito a 3,7 anni ed incrementando la componente a tasso fisso a oltre l’85%.

I risultati del 2021, nonostante l’operatività non sia tornata ancora a pieno regime a causa delle restrizioni imposte dalle autorità locali sulla circolazione delle persone e delle forniture a prevenzione della diffusione della pandemia da COVID-19, soprattutto in alcune aree geografiche quali Australia e Medio Oriente, sono in forte crescita rispetto al 2020.

ricavi adjusted ammontano a €6.691 milioni (€ 4.766 milioni nel 2020), e segnano una crescita su base annua di €1.924 milioni pari al 40%. L’incremento dei ricavi è stato determinato da una progressiva derivante dall’operatività dei cantieri, seppur non ancora ai livelli produttivi e di efficienza antecedenti alla diffusione della pandemia, oltre che dall’effetto dall’acquisizione del Gruppo Astaldi intervenuto il 5 novembre 2020 .

I principali contributi sono relativi allo sviluppo delle attività operative in Italia che beneficiano, tra l’altro, dei positivi effetti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cui l’Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria Milano – Genova, l’Alta Velocità /Alta Capacità ferroviaria Verona – Padova e la Strada Statale Jonica 106 Mega Lotto 3, oltre che ad alcuni grandi progetti all’estero tra cui, in particolare, le commesse del Gruppo Lane, il progetto Hurontario Light Rail in Canada, la Linea metropolitana di Perth e l’Impianto idroelettrico di Snowy 2.0 in Australia e le commesse attive in Etiopia.

L’ EBITDA rettificato si attesta a €451 milioni (€231 milioni nel 2020), mentre l’ EBIT rettificato è pari a €198 milioni (€30 milioni nel 2020). L’incremento dell’EBIT rettificato pari a €168 milioni conferma la redditività dei progetti in portafoglio, con riguardo alle commesse soprattutto che hanno fornito il maggior contributo: i progetti ferroviari per l’Alta Velocità/Alta Capacità Milano – Genova e Verona – Padova e l’impianto idroelettrico di Snowy 2.0 in Australia.