Gli ultimi due anni sono stati molto impegnativi per cittadini e consumatori, circondati da numerosi e repentini cambiamenti, a cui non sempre è stato facile stare dietro. Lo tsunami dell’e-commerce, per esempio, ha costretto aziende e clienti a nuovi paradigmi di spesa e di logistica: l’Italia si è digitalizzata in fretta e Poste Italiane ha accompagnato gli Italiani in questa transizione. La funzione di Relazioni Istituzionali – Rapporti con le Associazioni dei consumatori interna a Poste Italiane (nella foto, il condirettore generale Giuseppe Lasco) ha continuato a supportare i consumatori sia nelle difficoltà lavorando il doppio delle conciliazioni dell’anno precedente, sia nell’informazione con la pubblicazione della newsletter informativa Focus Consumatori, dedicata a tutti i colleghi.
Il 2022 sarà l’anno dell’innovazione.
È stato già avviato il restyling della newsletter, ormai diventata un vero e proprio magazine. I contenuti si sono evoluti: accanto alle notizie importanti di carattere consumeristico e alle vittorie delle Associazioni, si sono voluti creare degli spazi di approfondimento con interviste a personaggi autorevoli, una rubrica con le notizie dal territorio, per essere una voce quanto più rappresentativa di tutti i dipendenti di Poste Italiane e, infine, una pagina dedicata ai problemi di tutti i giorni, a cui le Associazioni rispondono con la soluzione.
L’Accordo Quadro
Soprattutto, però, sarà l’anno in cui Poste Italiane rinnoverà l’Accordo Quadro con le Associazioni dei consumatori, momento che porta sempre novità e grandi progetti: quello di Poste Italiane si chiama “Portale delle Associazioni”, e sarà lo strumento di innovazione per tutte le attività che portiamo avanti.
L’obiettivo, coerente con il Piano Sustain & Innovate 2024, è quello di digitalizzare i processi gestionali connessi ai rapporti con le Associazioni dei consumatori, di categoria e le altre Associazioni.
Ancora una volta la parola d’ordine è Sostenibilità: in senso “ambientale”, poiché la digitalizzazione consente l’abbattimento dei consumi di carta e la limitazione alle emissioni di CO2; ma soprattutto sostenibilità “sociale”, intesa come maggiore inclusione e trasparenza, a vantaggio dei nostri Clienti, consumatori e imprese.
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