La Manovra 2022 ha visto l’approvazione della legge di bilancio con voto di fiducia su un maxiemendamento. Le misure vanno dalla riforma dell’irpef al vaccino contraccettivo Gonacon per affrontare l’emergenza cinghiali. L’iter parlamentare è avvenuto attraverso le votazioni degli emendamenti concentrati in un’unica seduta, in commissione Bilancio a palazzo Madama, durata 14 ore.
Cosa prevede la manovra
Irpef e Irap vedono quattro aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e nuovo metodo di calcolo delle detrazioni, con il bonus 100 euro che resta per i redditi fino a 15.000 euro. Il bonus di 1.200 euro l’anno può essere riconosciuto anche per i redditi che vanno dai 15.000 euro ai 28.000 euro ma a precise condizioni. In termini di indebitamento netto l’intervento complessivo riguarda una maggiore spesa di 6,4 miliardi di euro. Addio all’Irap per imprenditori individuali e professionisti.
Bonus edilizi. Ci sarà il superbonus al 110% valido per tutti, mentre gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono posticipati fino al 2024. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli Iacp, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025.
Delocalizzazioni. Le aziende con oltre 250 dipendenti che vogliono chiudere parti dell’azienda che portino al licenziamento minimo di 50 dipendenti dovranno informare per iscritto ai sindacati di categoria, alle regioni interessate, al ministero del Lavoro, al ministero dello Sviluppo economico e all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. I datori di lavoro avranno 60 giorni di tempo per fare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche e lo presenti ai sindacati, alle Regioni, ai ministeri e all’Anpal.
In merito al Bonus tv e al decoder sono in arrivo 68 milioni. Il contributo andrà a finanziare ”l’acquisto di apparecchi tv idonei agli standard trasmissivi vigenti e di decoder”, si legge nel documento.
Il reddito di cittadinanza è finanziato con un altro miliardo di euro per anno. Ci saranno maggiori controlli e saranno introdotti correttivi alle modalità di corresponsione.
Ammortizzatori sociali, con una spesa di circa 3 miliardi di euro nel 2022, si attua la riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non compresi, agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio.
Inoltre vengono stanziati 3,8 miliardi di euro per ridurre i costi delle bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022.
In merito a regioni, comuni e province sono stanziati circa 1,5 miliardi per aumentare il Fondo per il trasporto pubblico locale e prevedere risorse aggiuntive per gli enti locali, per garantire i livelli essenziali a regime per gli asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.
Viene aumentata la dotazione del Fondo di finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo italiano per la scienza e viene formato un nuovo Fondo italiano per la tecnologia.
Rispetto alle imprese sono rifinanziati il Fondo di garanzia pmi (per 3 miliardi di euro), la ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le deferred tax assets (dta) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022. Cambia la disciplina del patent box, con la variazione in diminuzione del reddito d’impresa che passata dal 90% al 110% delle spese per ricerca e sviluppo (per alcune categorie di beni immateriali).
Inoltre sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid. Il Fondo sanitario nazionale viene incrementato con 2 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024. Altre risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi, per complessivi 600 milioni nel triennio.