Apple ha deciso di chiudere le 11 sedi situate a New York a causa del record dei contagi. La scelta è arrivata dopo aver visto il picco dei casi Covid-19 dovuti alla variante Omicron. Il colosso non sa quando riaprirà i negozi di Manhattan, Brooklyn, Bronx e Staten Island.
La chiusura completa dei negozi è stata una scelta oculata da parte dell’azienda, fatta già in passato a causa dell’ondata iniziale della pandemia di coronavirus. Quando ha riaperto, l’azienda ha implementato aree sanitarie designate per i clienti e ha chiesto ai dipendenti di indossare mascherine. I suoi dipendenti al dettaglio hanno potuto anche fare test dei tamponi settimanali a domicilio.
Ma con la nuova variante Omicron, Apple sta indurendo le sue politiche. La società ha detto, due settimane fa, che i clienti devono indossare le mascherine quando visitano i punti vendita. Mentre in precedenza, Apple Store, richiedeva mascherine solo nelle regioni che ne imponevano l’obbligo. Attualmente, a causa dell’aumento dei casi a New York, Apple ha chiuso gli altri negozi di Miami, Ottawa, Ontario, e Annapolis e Md.
“Monitoriamo regolarmente le condizioni e adegueremo le nostre misure sanitarie per supportare il benessere di clienti e dipendenti. Rimaniamo impegnati in un approccio globale per i nostri team che combini test regolari con controlli sanitari giornalieri. Obbligo di mascherine per dipendenti e clienti, pulizia profonda di sanificazione e congedo della malattia retribuito” si legge in una nota della società.