Agli Stress test per i gruppi assicurativi europei per l’Italia hanno partecipato i 4 gruppi coinvolti nell’esercizio del 2018, che rappresentano più dell’80% del mercato italiano: Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita e Unipol Gruppo. Lo rende noto l’Ivass (nella foto, l’a. d. Luigi Federico Signorini) che, al pari dei precedenti esercizi, ha esteso lo stress test ad altri 8 assicuratori nazionali, con attivi superiori ai 2 miliardi di euro, “al fine di valutare in maniera più completa la resilienza del sistema assicurativo nazionale”. I risultati dell’esercizio per il complesso dei 12 assicuratori italiani, prosegue l’Ivass, sono in linea con quelli del campione europeo e indicano che il mercato italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi. In particolare, senza l’attivazione di reactive management actions (Rma), l’indice di solvibilità italiano aggregato diminuirebbe di 127 punti percentuali, passando dal 228% al 101%. Con l’attivazione delle Rma l’indice medio di solvibilità si ridurrebbe in misura inferiore passando dal 228% al 116% (non tutti gli assicuratori nazionali si sono avvalsi di questa facoltà). Come emerso a livello europeo, nessuno dei 12 assicuratori nazionali ha registrato un rapporto attività/passività inferiore al 100%, né in base all’approccio Fixed Balance Sheet (Fbs), né in base al Constrained Balance Sheet, a conferma della capacità di far fronte agli impegni nei confronti degli assicurati anche in un contesto di sviluppi avversi nell’economia e nel mercato. Anche a livello nazionale l’effetto dello scenario avverso sulla liquidità del settore non fa emergere criticità: la disponibilità di cassa iniziale, unitamente alla vendita di attivi liquidi, risulta sufficiente a coprire i maggiori fabbisogni di liquidità generati dagli shock, fa notare ancora l’Ivass che conclude: “I risultati dell’esercizio di stress verranno come di consueto analizzati con le compagnie partecipanti nell’ambito dell’ordinario dialogo con i supervisori; alle compagnie per le quali maggiore è stato l’impatto dell’esercizio verrà richiesto di rafforzare le attività di gestione attiva dei rischi”.