Uno scenario dettato dalle potenzialità ancora non del tutto esplorate, cattura l’attenzione dei grandi brand all’interno di un nuovo mercato, il metaverso. Morgan Stanley ha già stimato un’accelerazione della domanda digitale che potrebbe portare a introiti da 50 miliardi di dollari entro il 2030.
Pioniera era stata Nike che, dopo aver registrato alcuni dei suoi marchi per l’uso in contesti virtuali, ha aperto le porte della sua Nikeland, un mondo virtuale brandizzato che ha preso vita sulla piattaforma di videogiochi Roblox Corp. A seguito si posiziona Balenciaga, già sperimentatrice degli spazi digitali tra le collaborazioni con Fortnite e il suo show-videogame per l’autunno/inverno 2021.
Adidas ha indirizzato i membri della sua app ‘Confirmed’, dedicata a drop e contenuti esclusivi per la fanbase del marchio, verso Poap, piattaforma di cui gli organizzatori di eventi possono servirsi per distribuire criptovalute ai partecipanti. Su Poap ciascun utente riceve un proprio token digitale che risulta essere un oggetto da collezione digitale, una ricompensa per la curiosità.
Si accoda alla lista degli sperimentatori anche Ralph Lauren, che punta sul versante videoludico del panorama digitale, presidiando la piattaforma Roblox offrendo un’esperienza di fruizione del brand a tema natalizio, disponibile fino al 3 gennaio.
La fascinazione per la rivoluzione digitale sta contagiando anche il fast fashion ed è proprio Zara: il marchio di moda low cost ha dato appuntamento alla sua community di consumatori sull’universo digitale creato dall’app sudcoreana Zepeto, popolato da avatar personalizzabili che si muovono all’interno della realtà aumentata.
Anche il mondo della musica viene attratto da questo scenario, come il rapper di fama mondiale Snoop Dogg, entrato nel metaverso per festeggiare il suo compleanno, dove sta costruendo una villa all’interno del Sandbox. Purtroppo i biglietti speciali sono andati esauriti in 20 minuti, ma qualcuno ha ottenuto un pass per la festa e lo ha condiviso con il pubblico.
Sembrano essere tutti catturati dalla potenzialità economica ed artistica del nuovo prodotto culturale, incentivato ad espandersi grazie al periodo pandemico.