Un gruppo di ricerca italiano ha dimostrato l’efficacia di un farmaco per rallentare la progressione della neurodegenerazione della Sclerosi laterale amiotrofica
Un gruppo di ricerca proveniente dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma e dell’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift), coordinato da Alberto Ferri e Cristiana Valle, ha dimostrato tramite uno studio preclinico l’efficacia di un farmaco, la Trimetazidinia, per rallentare il decorso della malattia.
La Sla è una malattia neurodegenerativa grave dell’età adulta, che tende ad essere progressivamente invalidante e conduce alla paralisi dei muscolo volontari, fino a coinvolgere quelli respiratori.
La Trimetazidina agisce come un modulatore metabolico e permette di normalizzare la ripresa energetica nel paziente, e infatti una volta sperimentato ha ripristinato il corretto bilancio energetico cellulare.
Alberto Ferri, ricercatore del Cnr-Ift e responsabile del Laboratorio di neurochimica della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, ha affermato che l’obbiettivo posto dal gruppo di ricerca è promuovere nuovi potenziali approcci terapeutici.
“Siamo molto felici di aver sostenuto questo studio preclinico”, commenta il presidente di Fondazione AriSLA, Mario Melazzini, “che ha prodotto risultati così importanti su aspetti rilevanti nell’identificare sul modello animale potenziali bersagli terapeutici e consentire l’avvio di uno studio clinico nello stesso ambito di ricerca.”
La sperimentazione è ancora in corso, e nonostante i ricercatori siano consapevoli dell’urgente bisogno di terapia per le persone che combattono contro la malattia, il presidente Melazzini afferma che è necessario rispettare i tempi della ricerca, “affinché si valuti la sicurezza di ogni nuovo approccio terapeutico. Il nostro impegno come Fondazione è di continuare ad investire nell’eccellenza della ricerca con l’obiettivo di poter ottenere ulteriori risultati utili alla sconfitta della malattia.”