È stata inflitta una maxi-multa da 20 milioni di euro per violazione delle norme antitrust dalla Commissione europea a Conserve Italia, gruppo italiano che controlla noti marchi come Valfrutta, Yoga e Cirio, e alla sua controllata Conserves France S.A. L’esecutivo UE ha constatato che per oltre 13 anni Conserve Italia ha preso parte, assieme a altri partecipanti al mercato, a un cartello per la fornitura di alcuni tipi di conserve vegetali a dettaglianti e/o a imprese del settore della ristorazione nello Spazio economico europeo (SEE). Conserve Italia ha beneficiato di una riduzione del 50% dell’importo dell’ammenda per aver collaborato all’indagine della Commissione. Nel settembre 2019 la Commissione aveva adottato una decisione di transazione nei confronti di Bonduelle, Coroos e Groupe CECAB (‘importo totale delle ammende inflitte ammontava a 31.647.000 euro), mentre Conserve Italia aveva deciso di non transigere con l’Antitrust UE. Si tratta del secondo caso di cartello che coinvolge le conserve alimentari: per l’intesa sui funghi in scatola, a giugno 2014 la Commissione aveva multato Bonduelle, Lutèce e Prochamp per un totale di circa 32 milioni di euro e ad aprile 2016 aveva inflitto a Riberebro un’ammenda di 5,2 milioni di euro.
“Con la decisione odierna possiamo chiudere definitivamente il caso relativo al cartello delle conserve vegetali – ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica della concorrenza – Conserve Italia, unico produttore ad aver rifiutato la transazione, si è accordata con gli altri partecipanti all’intesa per spartirsi il mercato e fissare i prezzi di alcune conserve vegetali in tutta Europa. Per oltre 13 anni, quindi, i consumatori hanno subito le conseguenze di una minore concorrenza e di prezzi più elevati. L’ammenda inflitta oggi a Conserve Italia rispecchia, da un lato, la gravità del comportamento anticoncorrenziale tenuto e, dall’altro, l’importanza del diritto della concorrenza”.