I primi nove mesi del 2021 segnano per il Gruppo Mondadori un rialzo, i ricavi sono stati di 588,9 milioni di euro, quindi +8,7%. Questa crescita si deve allo sviluppo di tutte le aree di business e, soprattutto, delle aree Libri e Retail. L’Ebitda adjusted è positivo per 85 milioni di euro, con un aumento di 14 milioni rispetto ai 71 milioni dei primi nove mesi dell’anno precedente. La riduzione dell’incidenza dei costi fissi sui ricavi consolidati, che ha permesso al gruppo di conseguire un miglioramento, è passata al 14,4% dal 13,1% del 2020.
L’Ebitda di gruppo, pari a 80,5 milioni, sottolinea un miglioramento rispetto ai 65,1 milioni del pari periodo del 2020. L’Ebit è risultato pari a 52 milioni, in aumento di oltre 23 milioni. Il risultato netto del gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 49,4 milioni, ed evidenzia un significativo incremento di 31,4 milioni. La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 30 settembre 2021 si attesta a -27,3 milioni di euro, e mostra un significativo miglioramento, pari a 55 milioni di euro, rispetto ai -82,3 milioni di euro del 30 settembre 2020,
Nell’ultimo trimestre registrato, i ricavi consolidati si sono attestati a 268,5 milioni, in crescita del 6,1%, anche in questo caso grazie al contributo positivo di tutte le aree di business. Il risultato netto del gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 45 milioni rispetto ai 43 milioni del terzo trimestre del 2020.
Mondadori aumenta dunque le stime prima comunicate per l’esercizio in corso. I ricavi consolidati sono attesi in crescita single-digit (da low single-digit), l’Ebitda adjusted, in termini percentuali, è previsto collocarsi oltre il 13% dei ricavi consolidati (vs 12%) ovvero superiore a 100 milioni di euro; il risultato netto dell’anno 2021 è confermato in ascesa per effetto del miglioramento della gestione operativa nonché degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dal riallineamento fiscale dell’attivo immateriale già contabilizzato.
«Il buon andamento registrato anche nel terzo trimestre è una prova dello stato di salute della nostra azienda e del consolidamento di un profilo economico e finanziario caratterizzato da crescente redditività», ha detto Antonio Porro (nella foto), amministratore delegato del Gruppo Mondadori. «Questi risultati, uniti al trend favorevole mostrato dai nostri mercati di riferimento, ci consentono di procedere a una revisione, in chiave migliorativa, dei target che ci eravamo prefissati per fine esercizio. Ci proietteremo quindi nel 2022 potendo contare su un presidio ancora più solido nei libri: da un lato, la consolidata leadership nel trade, dall’altro un rafforzato ruolo da protagonista nell’editoria scolastica grazie all’acquisizione di De Agostini Scuola. Un piano di crescita a cui si aggiunge oggi anche l’importante investimento nelle attività di distribuzione libraria di editori terzi, grazie all’acquisizione del 50% della società A.L.I. – Agenzia Libraria International».
La società ha inoltre comunicato di essere giunta a un accordo relativo all’acquisizione di una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di A.L.I., Agenzia Libraria International, gruppo attivo nella distribuzione di libri da oltre 50 anni con un portafoglio clienti di oltre 80 case editrici. I fondatori di A.L.I., la famiglia Belloni, che mantengono una partecipazione del 50%, continueranno però ad avere la responsabilità della gestione operativa. Il prezzo, che verrà corrisposto per cassa al closing, è stato definito in 10,8 milioni di euro. Il contratto vede la sottoscrizione di accordi di opzione put&call, che attribuiscono al Gruppo Mondadori la facoltà di acquisire in due diverse tranche l’ulteriore 50% di A.L.I. entro il 30 luglio 2025.
Mondadori, ha detto poi Antonio Porro parlando con gli analisti, «conferma l’intenzione di mettere a segno nuove operazioni di mercato nella filiera del libro. Non escludo dunque che potremmo presto annunciarne una». Rispondendo ad una domanda sulla strategia del gruppo in merito alla partecipate, il cfo Alessandro Franzosi ha invece confermato l’intenzione di procedere ad interventi di razionalizzazione in quelle aree di business che non sono più considerate strategiche per Mondadori. «Tra queste figurano la joint venture per la pubblicazione di Grazia in Cina, la partecipazione del 20% che ancora abbiamo in Monradio e che speriamo presto di poter monetizzare, e la presenza nel capitale dell’editrice de Il Giornale che vogliamo ridurre ulteriormente».
Analizzando il business media, l’area ha registrato ricavi per 150 milioni, quindi uno sviluppo del 4,1% rispetto ai 144,1 milioni del pari periodo del 2020. I ricavi pubblicitari sono risultati in aumento del 32% circa a livello complessivo (+18% escludendo Hej!), con un’accelerazione della crescita nel terzo trimestre pari al 39%. In questo contesto i ricavi pubblicitari sui brand digital hanno segnato un aumento del 20% su base omogenea (+44% includendo Hej!). L’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari è quindi salita al 60% a conferma della posizione di leadership di Mondadori Media nel digitale, in segmenti ad alto valore commerciale.