È stato comunicato dal Governo britannico che sono più di 40 i Paesi che si stanno impegnando ad abbandonare il carbone negli impegni assunti al vertice sul clima in corso a Glasgow. Tra questi ci sono anche alcuni dei maggiori consumatori di carbone Polonia, Vietnam e Cile anche se all’appello mancano quelli maggiormente dipendenti dal combustibile fossile, cioè Australia, India, Cina e Stati Uniti che non hanno sottoscritto l’impegno. I firmatari dell’accordo si sono impegnati a porre fine a tutti gli investimenti nella produzione energia da carbone a livello nazionale e internazionale. Anche decine di organizzazioni hanno sottoscritto l’impegno, con diverse grandi banche che hanno accettato di interrompere il finanziamento dell’industria del carbone. Nel frattempo in base al rapporto annuale del consorzio Global Carbon Project diffuso a Glasgow in occasione della COP26, l’inquinamento globale da CO2 quest’anno sarà di poco inferiore al record segnato nel 2019: le emissioni di diossido di carbonio causate soprattutto dall’uso di combustibili fossili dovrebbero rimbalzare nel 2021 ai livelli pre-Covid, con la quota della Cina in crescita a quasi un terzo del totale. È stato evidenziato dallo studio che le emissioni di gas e carbone altamente inquinante aumenteranno quest’anno di più di quanto non siano diminuite nel 2020 a causa del rallentamento economico causato dalla pandemia di coronavirus.