Una settimana dopo la vittoria elettorale, Roberto Gualtieri (nella foto) è atteso alla prova della composizione della sua giunta. Un compito non proprio agevole vista la composizione ampia ed eterogenea della maggioranza che lo sostiene in Campidoglio: sette partiti (Pd, lista Civica, Sinistra Civica Ecologista, Roma Futura, Demos, Europa Verde e Psi), di cui i primi sei hanno ottenuto almeno un consigliere in Aula. Le richieste dei partiti, a quanto filtra, prevederebbero almeno un assessorato a testa. O almeno un ruolo nella squadra larga di governo, che vedrà anche una serie di deleghe tematiche oltre agli assessorati. Il sindaco, da parte sua, si è preso tutto il tempo necessario per costruire un esecutivo che sia di qualità e dal profilo alto. Un mix di politici e tecnici capace di accompagnarlo verso le priorità dei prossimi mesi: pulizia della città, fondi Pnrr, Giubileo 2025 e candidatura ad Expo 2030. Per i prossimi giorni Gualtieri incontrerà le forze politiche e sonderà possibili profili adatti. La giunta potrebbe arrivare entro la fine della settimana o anche all’inizio della prossima. Un possibile schema potrebbe vedere 6 caselle politiche e 6 più tecniche, metà donne e metà uomini. Con la vicesindaca donna. In squadra potrebbero entrare anche parlamentari, a patto però che scelgano di rinunciare al seggio in Parlamento. Tra le difficoltà ci sarebbe quella di convincere tecnici di alto profilo e stipendio importante a confrontarsi con l’esperienza quotidiana di governo di una città tanto complessa, a fronte di un emolumento inferiore a quello di un ruolo mangeriale. I nomi che potrebbero comporre la giunta restano gli stessi da diversi giorni. Non è detto che potrebbero mutare, in tutto o in parte. Per la casella di vice si parla di Monica Lucarelli, capolista della Civica e già a capo dei giovani imprenditori cittadini. O di Francesca Bria, attualmente nel Cda Rai ed in passato assessore a Barcellona, anche se le quotazioni della manager sarebbero in discesa. Per il Pd ipotesi quotano Sabrina Alfonsi, la più votata tra i dem, e il consigliere regionale Eugenio Patané. Altre voci parlano anche della deputata Patrizia Prestipino. O di Pino Battaglia, ora assistente di Dario Franceschini al Mibac, per la Cultura. Un posto in giunta, da chiarire la delega, potrebbe andare ad Alessandro Onorato, animatore della lista Civica e per molti anni consigliere comunale. Da Sinistra sarebbe stato proposto il nome di Andrea Catarci, già minisindaco della Garbatella. Mentre per Demos potrebbe entrare al Sociale o alle Politiche Abitative Paolo Ciani, consigliere regionale di Demos. La selezione è aperta, l’esito finale ancora da scrivere.