
In Ue la quota mercato è al 20,7%, l’Itala conduce la crescita di Bev e Phev
Il 20% del mercato Ue nel terzo trimestre riguarda le immatricolazioni di macchi ibride elettriche, fino ad arrivare a un superamento del diesel, così da diventare la seconda opzione di propulsore più diffusa nello spazio dell’Unione. A renderlo noto è l’Associazione europea dei costruttori di auto (Acea). È in crescita anche la quota del mercato delle auto ricaricabili, elettrice (Bev) e ibride plug-in (Phev), rispettivamente del 9,8% e al 9,1%, i motori a benzina e diesel invece continuano a perdere terreno.
Le vendite delle auto a benzina sono calate del 35,1%, la cui quota di mercato si è ridotta nel terzo trimestre del 2020 dal 47,6% al 39,5%. Per il diesel, invece, ancora peggio: la quota di mercato è scesa dal 27,8% al 17,6%, con un dimezzamento in tutta l’UE delle nuove immatricolazioni. Si è passati da 769.922 unità per lo scorso anno fino ad arrivare a 381.473 nel terzo trimestre dell’anno corrente.
Sempre nello stesso terzo trimestre, la domanda di veicoli elettrici a batteria è aumentata del 56,7%, soprattutto per merito degli incentivi statali. I principali mercati europei hanno visto una crescita senza precedenti: l’Italia con un +122%, la Germania con un +62,7%, la Francia con un +34,6% e a chiudere la Spagna con un +21,8%. Anche i veicoli ibridi plug-in hanno visto una crescita del mercato, le immatricolazioni per questo settore hanno raggiunto le 197.300 unità. Dei quattro mercati chiave, l’Italia è quella con la crescita maggiore.