È stata avviata l’istruttoria per valutare la fusione tra il gruppo Nexi e quello Sia, poiché, secondo l’Autorità garante della concorrenza, l’operazione di concentrazione potrebbe portare la nuova entità ad assumere una posizione dominante nel settore dei pagamenti digitali.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha comunicato che prima dell’apertura delle contrattazioni ha avviato l’istruttoria al fine di valutare la fusione per incorporazione di Sia in Nexi. L’operazione di concentrazione, dice l’Antitrust italiano, coinvolge differenti operatori, sia dal punto di vista della domanda sia da quello dell’offerta, e interessa numerosi ambiti del settore dei pagamenti digitali, in particolare i servizi di merchant acquiring, di processing, di emissione delle carte di pagamento, di compensazione al dettaglio dei pagamenti, di trasmissione dei dati interbancari e anche i servizi per la fornitura e la manutenzione degli Atm. Quindi questa unione potrebbe determinare la formazione o il rafforzamento di una posizione dominante da parte della nuova entità con effetti di tipo orizzontale, nonché di natura verticale e conglomerale.
L’assemblea dei soci di Nexi e quella di Sia avevano entrambe approvato lo scorso 21 giugno l’aggregazione, rimanendo in attesa, per la stipula definitiva dell’atto di fusione, delle autorizzazioni delle autorità competenti, tra cui questa dell’Antitrust. Invece il prospetto di fusione della società danese Nets in Nexi è già stato perfezionato lo scorso giugno dopo l’ok dell’Antitrust europeo del marzo precedente. Questo deal rappresenta un ulteriore passo nel percorso per la creazione di un leader europeo nel panorama dei pagamenti digitali che sarà ulteriormente sviluppato con Sia.