Nei primi tre mesi del 2021, l’export del Veneto ritorna a crescere. Dopo la contrazione del 8,2% registrata nel 2020, con una perdita di fatturato estero di oltre 5,3 miliardi di euro rispetto al 2019, nel periodo gennaio-marzo 2021 le esportazioni venete di beni hanno registrato un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (oltre 755 milioni di euro in più), attestandosi a circa 16 miliardi di euro. I dati di Istat e Prometeia (che stima per il Veneto un rimbalzo dell’export del +12,4%) sono confermati dall’indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere del Veneto. La ripresa è stata trainata principalmente dai Paesi dell’Unione europea che continuano a rappresentare i principali mercati di sbocco, dove il Veneto realizza quasi il 60% delle proprie vendite oltre confine (9,4 miliardi di euro).
Nei primi tre mesi del 2021 le vendite verso l’Unione europea sono aumentate dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2020, grazie alla performance positiva di macchinari (che rappresentano oltre il 16% delle vendite europee), apparecchiature elettriche, metallurgia, abbigliamento, gomma e materie plastiche. Nello specifico, dinamiche migliori rispetto alla media sono arrivate da Germania (+7,2%, 154 miliardi in più di merce venduta), Francia (+13,9%, +225 milioni), Spagna (+5,5%, +42 milioni), Polonia (+17,5%) e Belgio (+28,6%).