Quasi il 50 per cento dei pazienti ricoverati in ospedale per Covid-19 sviluppa almeno una complicazione durante la permanenza in ospedale. Questo l’allarmante quadro che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet, condotto dagli scienziati dell’Università di Liverpool e dell’Università di Edimburgo, che hanno analizzato i dati di oltre 73 mila adulti nel Regno Unito. Tra le problematiche che insorgevano con maggiore frequenza gli autori hanno evidenziato difficoltà renali, respiratorie e sistemiche, ma sono stati segnalati anche casi di problemi cardiovascolari, neurologici, gastrointestinali ed epatici. Gli esperti affermano che queste complicazioni potrebbero causare importanti impatti a breve e lungo termine nei pazienti, anche negli individui giovani. Tra i soggetti ricoverati di età compresa tra 19 e 29 anni, infatti, il 27 per cento ha sperimentato almeno una complicazione, mentre nelle persone tra i 30 e i 39 anni tale valore sale al 37 per cento. Il team, guidato da Calum Semple, dell’Università di Liverpool, ha esaminato i casi Covid-19 verificatisi tra il 17 gennaio e il 4 agosto 2020, prima della diffusione dei vaccini. Delle 73.197 persone coinvolte, 36.367 hanno sviluppato complicazioni. “Questo lavoro – osserva l’esperto – sembra in contraddizione con l’idea secondo cui Covid-19 rappresenta un pericolo solo tra coloro che presentano comorbilità o tra gli anziani. È fondamentale scardinare questo concetto, perché ormai sappiamo che la pandemia è una potenziale minaccia anche per i soggetti sani e i giovani”. Le complicanze neurologiche sono state associate a un impatto grave sulla capacità di autosufficienza. “Il nostro studio ha valutato un’ampia gamma di complicanze – continua Thomas Drake, coautore dell’articolo e docente presso l’Università di Edimburgo – abbiamo scoperto che il danno a breve termine in diversi sistemi e organi è estremamente comune tra i pazienti ospedalizzati, indipendentemente dalla fascia d’età e dalle condizioni di salute preesistenti”. “L’effetto sulla salute pubblica di Covid-19 – scrive in un commento allegato Bin Cao, del China-Japan Friendship Hospital, che non è stato coinvolto nello studio – è essenziale, specialmente visto il gran numero di persone infette. Dobbiamo comprendere da cosa dipendono i meccanismi fisiopatologici attribuibili alla malattia, i danni infiammatori e le complicazioni di Covid-19”.