Nell’anno della pandemia in Italia sono state vendute oltre 2 milioni di bici, ovvero il +17% rispetto al 2019. Nel 2020 sono state vendute 22 milioni di unità nell’Unione Europea e Regno Unito, per un valore complessivo di 18,3 miliardi di euro. A dirlo è il rapporto 2021 della Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori sull’industria del ciclo e il mercato in Europa diffuso oggi in Italia da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo Accessori).
Spinta dall’aumento della domanda, dagli investimenti nelle infrastrutture ciclabili e dalle dichiarazioni politiche sulla transizione verso la Green Economy, “l’industria Europea prosegue nella sua costante crescita, con il 2020 che si conferma come l’anno migliore da quando abbiamo iniziato ad analizzare i dati”, ha detto Erhard Büchel, Presidente Conebi, evidenziando che “gli investimenti, inclusi quelli in innovazione, hanno superato 1,5 miliardi di euro, rispetto a 1 miliardo di euro nel 2019. Ciò ha alimentato una crescita della produzione senza precedenti in tutta la zona Ue”.
Le nuove politiche nazionali incentrate sulle infrastrutture ciclistiche hanno favorito la produzione di bici ed e-bike europee: 3,6 dei 4,5 milioni di e-bike vendute in Ue e Regno Unito sono, infatti, state prodotte in Europa (circa l’80%). Per questo motivo, attualmente, c’è una crescita delle aziende che investono in Europa e decidono di portare o riportare la loro produzione nel continente, per ogni 1.000 bici prodotte ogni anno in Europa si creano da tre a cinque posti di lavoro.
“I dati contenuti nel rapporto – ha sottolineato infine Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma – raccontano il momento di successo delle due ruote a pedale, ma dimostrano al contempo quanto lavoro hanno ancora davanti il comparto e il legislatore”.