Appena una settimana dopo dal suo ricovero, il Papa è tornato a farsi vedere in pubblico con la preghiera dell’Angelus della domenica. Dopo l’intervento di domenica scorsa e il periodo di riabilitazione al Policlinico Gemelli di Roma, il Papa si è affacciato dal balcone del decimo piano dell’ospedale, che era adiacente all’appartamento dove era ricoverato. Il suo discorso è stato interrotto più volte dal grido di “Viva il Papa”.
“Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono contento di poter mantenere l’appuntamento domenicale dell’Angelus, anche qui dal Policlinico ‘Gemelli’. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere“. Queste le prime parole pronunciate da Papa Francesco nell’Angelus.
Papa Francesco ha definito “una carezza” la premura dei medici e operatori sanitari. “Il Vangelo di oggi dice che i discepoli di Gesù, inviati da Lui, ‘ungevano con olio molti infermi e li guarivano’. Questo ‘olio’ ci fa pensare anche al sacramento dell’Unzione dei malati, che dà conforto allo spirito e al corpo. Ma questo ‘olio’ è anche l’ascolto, la vicinanza, la premura, la tenerezza – ha sottolineato– di chi si prende cura della persona malata: è come una carezza che fa stare meglio, lenisc il dolore e risolleva. Tutti noi, tutti, abbiamo bisogno prima o poi di questa ‘unzione’ della vicinanza e della tenerezza, e tutti possiamo donarla a qualcun altro, con una visita, una telefonata, una mano tesa a chi ha bisogno di aiuto“.
Il Papa ha rimarcato più volte l’importanza di un “buon” servizio sanitario “accessibile a tutti”. “In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c’è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso.Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti“, ha detto il Papa dal Policlinico Gemelli di Roma.
La piazza era gremita di fedeli e pellegrini, oltre a tanti degenti, ammalati, loro assistenti, personale medico e infermieristico ospedaliero, tutti partecipanti alla lettura dell’Angelus di Papa Francesco. Sebbene molte persone si coprissero con ombrelli e cappelli nella stagione calda, hanno comunque accompagnato con entusiasmo la recita delle preghiere domenicali.