
(di Tiziano Rapanà) Finalmente si avverte una parvenza di ripresa. Debole, incostante, ma quantomeno si riaccende la fiammella della speranza: forse tutto tornerà a girare in uno stato di accettabile normalità. I luoghi della cultura stanno provando a muovere i primi passi, riprovare a camminare con la stessa ostinazione che hanno i neonati quando scoprono la vita. Ma ancora non è il tempo della vita, ci tocca vivacchiare. L’arte come massima consolazione, proposta di panacea dall’angoscia e noia, può aiutare a sollevare l’individuo. Renderlo consapevole, sereno e non leggero, perché la vera arte scuote, dona scossoni che permettono di contestare l’esistente. Amici toscani, vi propongo dei bei scossoni che potete ricevere venerdì al Teatro di Rifredi nella vostra bella Firenze. Qui andrà in scena il monologo Le tre verità di Cesira di Manlio Santanelli: è un spettacolo comico incentrato sulla verve di una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli, che racconta a uso e consumo di un cameraman del telegiornale tre diverse versioni che giustificano la presenza di un folto paio di virilissimi baffi sul suo “corpo di donna, femminile”. Tre racconti decisamente surreali, dove la comicità vira spesso verso il grottesco, aprendo squarci amari sulla verità… si ma quale? La verità della condizione esistenziale della protagonista? O la verità della condizione sociale del sottoproletariato napoletano? E la verità pirandelliana dell’ambiguità del linguaggio e della comunicazione umana, vi sembra il caso di escluderla? Venerdì avete la possibilità di godere della meraviglia polisemica del testo dalla viva voce e dalla stupefacente macchina attoriale di Gennaro Cannavacciuolo. L’artista è un maestro della recitazione e di buon gusto, che ha sempre lottato per portare il teatro lontano dalla sozzura del contemporaneo. Cesira vi stupirà: il personaggio rappresenta idealmente una lunga galleria di ritratti di “mostri ermafroditi”, di “matrone virili” di cui è ricca la tradizione napoletana dall’antica Opera Buffa fino ai vari De Simone, Ruccello e Moscato. Lo spettacolo è nato nel 1990 come rappresentazione teatrale a domicilio – un’originale iniziativa di Pupi e Fresedde che intendeva riscoprire il piacere della comunicazione diretta tra attore e spettatore, portando il teatro direttamente in casa della gente – Le tre verità di Cesira, dopo centinaia di rappresentazioni in Italia e all’estero, ritorna in scena venerdì, sabato e domenica al Teatro di Rifredi, per la regina di Manlio Santanelli. Fossi in voi non perderei l’occasione di ascoltare i fattarielli dell’ormai leggendaria Cesira, custode di tre intriganti e paradossali verità della sua esistenza.