Il gigante israeliano dei farmaci generici Teva (nella foto, Kåre Schultz) ha registrato un utile netto nel primo trimestre in aumento dell’11,6% e ha ribadito i suoi obiettivi finanziari per il 2021, beneficiando di minori svalutazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il principale produttore mondiale di generici, con sede in Israele ma quotato a New York, ha registrato un utile netto di 77 milioni di dollari. Le entrate, tuttavia, sono diminuite del 9% a 3,98 miliardi di dollari, principalmente a causa delle vendite più deboli di farmaci generici in Europa. L’azienda è stata anche penalizzata da un cambiamento nella domanda di alcuni prodotti sotto l’effetto della pandemia, ha spiegato Teva in una nota.
Il risultato è leggermente inferiore a quanto previsto da un consenso degli analisti intervistati da Bloomberg. Escludendo le voci eccezionali, l’utile per azione, riferimento a Wall Street, si è attestato a 63 centesimi contro i 76 centesimi dello scorso anno (-17%).