Salone del mobile, 50 anni di storia: dal successo alla pandemia

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La storia del Salone del Mobile e il legame con Milano risale al 1961, quando nacque per promuovere le esportazioni italiane dell’industria dell’arredo e dei suoi complementi, affermandosi presto come la manifestazione internazionale più importante per il settore dell’arredo e del design. E’ diventata punto di riferimento e vetrina per tutte le tendenze dell’arredamento e dell‘interior design dell’anno. Un palcoscenico mondiale. Inizialmente si teneva in settembre poi si decise lo slittamento ad aprile e nel 1990 il Salone non si fece proprio per preparare l’edizione del 1991, primo anno dello spostamento. Da allora, ogni anno il Salone del Mobile si è tenuto nel mese di aprile, diventando un appuntamento imperdibile per gli imprenditori del settore e gli amanti del designer di tutto il mondo. Negli anni dispari si arricchisce con le biennali Euroluce, mentre negli anni pari con EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno. A queste manifestazioni, si affiancano FTK (Technology For the Kitchen), l’evento collaterale di EuroCucina e S.Project, l’evento dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche per l’arredo. Data importante è il 1998 quando nasce il il Salone Satellite, trampolino di lancio per i giovani creativi e un punto di riferimento per le aziende alla ricerca di nuovi talenti. La sua creazione è stata essenzialmente una dichiarazione di fiducia nel potenziale creativo dei designer al di sotto dei 35 anni, molti dei quali, negli anni sono poi diventati i grandi nomi del mondo del design.
    Nel 2018 si rafforza il connubio con Milano con la nascita del Manifesto: un patto d’intenti volto a canalizzare le forze che lavorano insieme per mantenere il ruolo di leadership della fiera e della città, contribuendo a far fronte comune all’interno del mercato globale e ad attrarre pensieri, progetti e risorse. Dieci le parole chiave alla base del documento: emozione, impresa, qualità, progetto, sistema, giovani, comunicazione, cultura, Milano, ingegno.  Nel 2019, ultimo anno in cui si è tenuto il Salone i numeri dell’edizione furono importanti come sempre. Raccolti sotto il nome di Salone del Mobile.Milano, tutti questi eventi hanno occupato oltre 205.000 mq di superficie netta espositiva all’interno del quartiere di Fiera Milano a Rho, più di 2.350 gli espositori (circa il 30 per cento arrivano dall’estero)  e circa 550 i designer del SaloneSatellite. Circa 400 mila i visitatori specializzati che hanno affollato la fiera, di cui poco meno del 70% esteri provenienti da più di 188 Paesi. A questi numeri si aggiungono quelli del Fuori Salone, una miriade di eventi dei creativi che animano ogni angolo della città. 
Nel 2020 quando tutto era pronto per la 59esima edizione, il Covid sparigliò le carte. Il presidente Claudio Luti il 25 febbraio annunciò lo slittamento delle date, da aprile a giugno, sperando che l’emergenza sanitaria sarebbe stata sotto controllo. Poi dopo solo un mese, il 26 marzo arrivò la decisione definitiva: l’edizione 2020 è cancellata, il covid è avanzato nel mondo intero, non ci sono più le condizioni. Si rimanda tutto ad aprile 2021, alla 60esima edizione della kermesse. Anche in questo caso, la collocazione nel calendario è stata aggiornata e modificata per il Covid, da aprile a inizio settembre, esattamente dal 5 al 9. 
Le 60 candeline sono pronte ma potrebbero non essere mai accese: il compleanno del Salone del Mobile potrebbe saltare. Alcuni dei principali brand italiani hanno fatto un passo indietro rinunciando a partecipare, probabilmente preoccupati perché il loro investimento non avrà il ritorno degli anni precedenti. Una scelta che ha fatto infuriare il presidente della kermesse Claudio Luti. Deluso dalla mancanza di volontà di fare un lavoro comune per dare vita al ‘Salone della Ripresa’ ha rassegnatole dimissioni. Intanto, nello stesso giorno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha confermato la sua partecipazione all’inaugurazione del Salone del Mobile. La palla adesso passa al Consiglio di amministrazione di Federlegno Arredo che si riunirà nei prossimi giorni per decidere sul destino dell’edizione 2021, se si farà come da programma o se sarà cancellata.