A un anno esatto dal rebranding, che dopo 150 anni ha cambiato identità a Banca di Sassari diventata Bibanca (gruppo Bper), si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci. “Restiamo saldamente a Sassari ma con lo sguardo a tutta Italia”, ha esordito il direttore generale Diego Rossi, incontrando la stampa in videoconferenza.
Sul tavolo dei soci l’approvazione del bilancio e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2021-2023. Confermati i consiglieri Mario Mariani che resta presidente, Eugenio Garavini vicepresidente, Giuseppe Cuccurese, Gianluca Formenton e Carlo Barbarisi. Nominati due nuovi consiglieri: Angela Mameli, già vice presidente fino al 2020 della Fondazione di Sardegna e Michele Luciano Campanardi chief lending officer di Bper. Bibanca chiude un anno con risultati dal segno più e un piano di nuove assunzioni. Il bilancio al 31 dicembre 2020 presenta un utile netto di 13,6 milioni di euro, nettamente migliore (+49,1%) del risultato del precedente esercizio 2019 (pari a 9,1 milioni); la ripartizione degli utili deliberata prevede l’assegnazione del dividendo pari a 0,15 euro per azione.
I crediti alla clientela raggiungono 1.436 milioni (+12% rispetto al 2019). Bibanca ha erogato nel 2020 finanziamenti per complessivi 542 milioni, nelle diverse forme di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali. “Abbiamo iniziato un percorso di profonda trasformazione e gettato le basi per una riorganizzazione – commenta Mariani – con anche il potenziamento della struttura attraverso l’inserimento di una cinquantina di persone”.
L’attuale programma di assunzioni, nell’ambito degli accordi sindacali siglati dalla capogruppo per il Piano Industriale 2021 prevede l’inserimento di circa 50 giovani sardi, selezionati anche tra coloro che avendo avuto esperienze professionali fuori dall’isola desiderano ritornare in Sardegna: “Sono arrivati 6 mila curricula”, spiega Rossi, “in mezzo tanti ragazzi sardi che erano in giro per il mondo e che hanno deciso di tornare in Sardegna, è un bel modo di far crescere l’azienda e innovare. Lo abbiamo fatto con un processo di selezione rigoroso e attento anche per il genere, attualmente su 149 dipendenti 95 sono donne”.
Un concetto innovativo di organizzazione fuori dagli schemi classici della banca tradizionale, con la presenza di Business Unit specializzate nei due settori core dell’attività della banca (Consumer Finance e Payments) e sulla presenza di un’unità operativa interna IT. Nello sviluppo di nuove soluzioni digitali si adotterà l’approccio tipico dell’open banking, in team multisciplinari: “La tecnologia e l’innovazione – sottolinea Rossi – non sostituiscono l’uomo, ma lo aiutano a lavorare meglio e più veloce”.
Con le nuove assunzioni scende anche l’età media attestata ora a 46 anni (era 49 nel 2019) e quella dei responsabili delle strutture di 47 (era 54 anni al 29 novembre 2020, prima della riorganizzazione). A oggi sono state assunte 19 persone a tempo indeterminato, con un’età media di 36 anni.
Le nuove assunzioni non sono terminate ci sono circa 30 posizioni ancora da impiegare negli ambiti Legal, Compliance, Finance, Human Resourses e operation. “Nel piano assunzioni l’orientamento è alla diversity nell’ottica generale di favorire la creazione di un ambiente inclusivo – conclude Rossi – in grado di valorizzare il contributo professionale di tutti e garantire le pari opportunità”.