Con l’impatto della pandemia da Covid nel 2020, un anno contrassegnato dalla peggiore contrazione economica dai tempi della Grande Depressione, “i default sono aumentati, ma meno che nelle precedenti recessioni recenti”. A sottolinearlo un report di Standard&Poor’s, che evidenzia come “delle 198 società che sono entrate in default nel 2020 e che sono state valutate all’inizio dell’anno, tutte tranne 12 si trovavano nella categoria “B” o inferiore, e il 57% era nella categoria “CCC”/”C”, pari a un coefficiente di Gini globale annuo dell’86,1%”. Il deterioramento del credito è stato significativo nel 2020, con un tasso di upgrade eccezionalmente basso (2,8%) e uno dei più alti tassi annuali di downgrade (18,5%), sottolinea l’agenzia di rating. I default sono aumentati in molti settori nel 2020, anche se quelli legati ai servizi ai consumatori, all’energia e alle risorse naturali hanno ancora una volta dominato il numero totale delle inadempienze, rappresentando insieme quasi il 54% del totale.