I volumi di compravendita del settore residenziale italiano sono saliti dell’8,8% nell’ultimo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, ovvero sono state scambiate quasi 15 mila abitazioni in più (183.381 unità complessive). Bene anche il mercato non residenziale: nel periodo ottobre-dicembre tutti i principali segmenti del settore sono stati positivi, segnando un incremento complessivo del 12,1%, secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda le abitazioni, la crescita più marcata c’è stata nei Comuni minori (+11,8%) rispetto ai Comuni capoluogo (+2,9%). Tra le grandi città, Roma (+7,9%) e Genova (+8,4%) sono quelle che hanno fatto un deciso balzo in avanti, mentre sono sostanzialmente stabili gli scambi a Palermo, Napoli e Torino. Ancora inferiori alle compravendite di fine 2019, invece, Milano, Bologna e Firenze, anche se le perdite sono più attenuate.
A livello geografico è il Centro a registrare i picchi di incremento (+12,3%), trainato soprattutto dalle compravendite nei Comuni minori (+16,8%) ma anche del buon rialzo dei volumi di compravendita nei Comuni capoluogo (+6,9%).
L’Agenzia delle Entrate osserva anche una crescita notevole delle compravendite di cantine e soffitte che, nell’ultimo trimestre 2020 è stata del 48,3%, con incrementi notevoli soprattutto nelle aree del Nord-Ovest (+71,2%), del Nord-Est (+56,4%) e del Centro (+42,8%). Tendenza positiva anche per il mercato dei box e dei posti auto (+11,1%), che segue alla debole ripresa già registrata nel trimestre precedente (+4,3%).
Dopo il +5,4% registrato nel periodo luglio-settembre 2020, il mercato non residenziale ha segnato un incremento del 12,1% nell’ultimo trimestre dell’anno, il più alto mai registrato negli scorsi quattro anni. Le compravendite di uffici e studi privati sono state 3.764 (+8,1%), quelle di negozi e laboratori 9.581 (+2,2%), quelle di depositi commerciali e autorimesse 20.112 (+20,4%) mentre edifici commerciali, alberghi, pensioni, istituti di credito e uffici pubblici hanno totalizzato 1.713 scambi (-5,1%).
Il settore produttivo, costituito prevalentemente da capannoni e industrie, ha registrato il primo segno positivo del 2020 (+9,3%), dopo i cali consistenti degli altri tre trimestri.
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