(di Mauro della Porta Raffo, Presidente onorario della Fondazione Italia USA) Mancavano cinque giorni (il tempo corre e già ne corrono solo quattro) quando BBC News ha pubblicato i dati relativi alle previsioni di voto sulla base dei sondaggi negli identificati quattordici ‘Swing’ o ‘Battlegrounds States’.
Eccoli:
Arizona: 47 pari
Florida: 48.3 contro 46.9 per Biden
Georgia: 47.7 contro 47.3 per Biden
Iowa: 47.4 contro 46.4 per Biden
Michigan: 50.6 contro 42.4 per Biden
Minnesota: 48 contro 43.3 per Biden
Nevada: 48.3 contro 43.7 per Biden
New Hampshire: 53.4 contro 42.4 per Biden
North Carolina: 48.1 contro 47.5 per Biden
Ohio: 46.2 pari
Pennsylvania: 49.8 contro 45.5 per Biden
Texas: 48 contro 45.7 per Trump
Virginia: 51.7 contro 40.3 per Biden.
Ora, negli Stati nei quali quattro anni fa ha vinto Hillary Clinton (Minnesota, Nevada, New Hampshire, Virginia) Biden risulta meglio posizionato.
Di quelli allora riportati (Arizona, Florida, Georgia, Iowa, Michigan, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Texas e Wisconsin) da Trump questi è in vantaggio solo in Texas mentre pareggia in Arizona e Ohio.
È pur vero che in un numero notevole i riportati sondaggi recano un ‘margine d’errore’ tale da poterli considerare discutibili.
In disputa anche per le riconosciute e verificate capacità di ‘finisseur’ del tycoon il quale – ricordiamolo, per quanto, ovviamente, il fatto che una cosa sia accaduta non implica che debba (solo che possa) ripetersi – nel 2016 era considerato, dagli analisti e sulla base di sondaggi, indietro quasi dappertutto perfino il giorno delle votazioni.
E si è visto come è andata a finire.
Una corsa (come l’ho rappresentata nel ‘racconto/cronaca ‘Sul palo’) davvero interessante.
Si sostenga, si faccia il tifo per l’uno o per l’altro.