Un’influencer può far muovere i propri follower in qualsiasi direzione, arte e cultura compresa. Chiara Ferragni, la sua visita accompagnata dal direttore degli Uffizi e le sue fotografie in posa di fronte alla Venere di Botticelli, hanno ‘influenzato’ 9312 visitatori accorsi alla Galleria degli Uffizi fra venerdì e domenica scorsi, ovvero il 27% in più rispetto a quelli del fine settimana precedente. Complici, probabilmente, le polemiche social, la difesa da parte del marito di Chiara Ferragni Fedez, affidata ad un video, e la presa di posizione del direttore degli Uffizi Eike Schmidt contro una certa cultura ‘snob’ che non contempla la visita ai capolavori della Galleria da parte di una giovane imprenditrice digitale. Ma il dato resta: 761 giovani in più hanno visitato il museo in poco più di due giorni. Il web si è diviso, fra chi ha sostenuto Chiara Ferragni, novella ambasciatrice virtuale di cultura da condividere con i suoi 20 milioni di follower, e chi invece ne ha attaccato persino la scelta dell’abbigliamento. Il comunicato stampa diffuso dall’ufficio stampa della Galleria degli Uffizi ha descritto la una Ferragni interessata “non solo alle superstar Venere e Primavera, ma, soprattutto, a Le storie di Giuditta, e a L’adorazione dei Magi con autoritratto dell’artista. Ferragni è poi rimasta incantata ad ammirare le migliaia di conchiglie di madreperla che adornano il soffitto del cuore più antico degli Uffizi, la Tribuna del Buontalenti; ed anche la statuaria ha molto colpito la sua attenzione, in particolar modo la scultura del Laocoonte realizzata da Baccio Bandinelli e l’antico marmo romano del Doriphoros di Policleto”.