
(di Tiziano Rapanà) Molti vorrebbero un pappagallo in casa. Ma non è cosa semplice. Esistono delle insidie: da quelle economiche fino alle logistiche. Ne ho parlato con la massima esperta in materia: Chiara Alessandrini. È una simpatica signora che possiede un allevamento di pappagalli in Umbria. È anche presidente di Passione pappagallo – Free fight, un’associazione che promuove il volo libero dei pappagalli. Sul volo libero c’è chi specula: chi lo fa per sport e chi per fare il ganzo con gli amici. L’associazione si premura di restituire al volo, un attimo di libertà da donare all’animale.
Quanto costa mediamente un pappagallo?
Un piccolo pappagallo può costare 50 euro. Si può arrivare fino a 30mila euro, ma è raro. Non c’è un prezzo fisso.
Qual è la specie più cara?
In Italia, l’ara giacinto. Il costo si aggira sui 15mila euro.
I pappagalli si possono tenere in casa?
Sì, ma preferisco tenerli fuori.
Perché?
La casa è piena di pericoli: dai riscaldamenti ai prodotti che usiamo per pulire i pavimenti. Non succede nulla di grave, ma il pappagallo soffre.
C’è un modo per placare le sofferenze?
Io consiglio di acquistare un altro pappagallo: così l’animale non si sente solo. E non soffre i ritmi della vita quotidiana.
Quali precauzioni dovrebbero adottare i lettori che desiderano avere un pappagallo in casa?
Dovrebbero tenere il pappagallo lontano dalla cucina: alcune pentole rilasciano una sostanza nociva, che avvelena l’animale. Il pappagallo va protetto dalle correnti d’aria. E si deve rispettare il suo orologio biologico.
Cosa mangia un pappagallo?
Frutta e verdura. E gli estrusi: sono dei mangimi che contengono le vitamine e sali minerali utili per l’animale. Il pappagallo mangia anche frutta secca e va matto per gli anacardi.
Quanto costa mantenere un pappagallo?
Non c’è un costo medio: dipende dal prezzo delle visite veterinarie.
Chi vive in un appartamento può possedere un pappagallo?
Sì. Io consiglio di prendere un pappagallo di piccole dimensioni. Non è il caso di acquistare un cacatua: è molto rumoroso e può dare fastidio ai vicini.
Alcuni amano avere un pappagallo, perché parla. La dote è comune a tutte le specie?
No. Tra le specie parlanti, cito i cenerini.
Quanti pappagalli possiedi?
All’incirca 45 coppie di pappagalli, tra cacatua, cenerini e amazzoni.
A casa come hanno preso la tua passione?
All’inizio non bene. Mi prendevano per matta.
Poi le cose sono cambiate…
La passione è diventata un lavoro. Così mi hanno appoggiato.
Parlami della tua associazione Passione Pappagallo – Free Fly.
L’associazione nasce per volontà mia, di Enzo Salvi, Alessandra Mauri, Luciano De Angelis e Marco De Pascalis. Noi ci impegniamo a strappare il volo libero del pappagallo dall’idea della performance sportiva. Per noi conta la libertà dell’animale.
In questo momento è difficile parlare di iniziative, incontri, ma siete riusciti a fare delle cose?
Durante il lockdown, abbiamo fatto dei webinar con veterinari e allevatori.
Come hai vissuto il confinamento da Coronavirus?
Non bene, mi sono sfogata facendo attività fisica.