Coronavirus, Federalberghi Fvg: annullate a fino 90% prenotazioni

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“Il contagio da Corona Virus ha determinato una situazione di grave difficoltà economica per le nostre imprese associate e tale portata avrà dei risvolti anche nei mesi futuri in quanto a tutt’oggi la clientela turistica ha annullato le prenotazioni in taluni casi fino al 90 %”. Lo affermano una nota il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo e la presidente  di Federalberghi Fvg Paola Schneider.  “Tale circostanza, che ha provocato dei danni molto elevati, ad oggi sono impossibili da quantificare, certamente la stima verosimile è di svariati milioni di euro. Si tratta di cifre – precisano Da Pozzo e Schneider –  che hanno certamente vanificato il risultato economico della stagione sperando che il perdurare della situazione non vada ad intaccare pesantemente la situazione delle aziende e delle relative maestranze”. Per Da Pozzo e Schneider “la prevedibile forte riduzione delle attività lavorative comporterà già a fine mese e per i mesi a venire la necessità di provvedere con misure straordinarie alla corresponsione di stipendi, imposte, pagamento fornitori, affrontando un periodo di gravi difficoltà economiche prevedibili sul medio e lungo periodo”.   Di fronte a questa situazione di “assoluta gravità” Confcommercio e Federalberghi  chiedono di “voler prevedere delle misure dirette regionali” per il sostegno straordinario – contributi o finanziamenti agevolati – nei confronti della categoria. “Nello specifico – continua la nota – a livello regionale si chiede di: farsi promotori con le banche e gli istituti finanziari locali al fine di concedere una moratoria dei mutui e degli interessi per il periodo di un anno a beneficio di tutte le strutture ricettive e le società collegate a monte delle strutture stesse; creare una linea di credito dedicata (tipo anticrisi) con tassi allo 0 % e un anno di preammortamento e sviluppo quinquennale con tempi di concessione rapidi; istitutuire un Fondo risarcitorio appositamente dedicato al settore Turismo senza che questo incida sul de minimis; l’esenzione temporanea del pagamento dei tributi regionali; intervenire presso i Comuni per l’esenzione temporanea dei tributi comunali e infine aprire un tavolo di crisi del settore”. La nota si conclude anche con la richiesta di una serie di azioni a livello nazionale “necessarie a sostenere le attività imprenditoriali rappresentate in particolar modo alla concessione di appositi sgravi fiscali (Imposte, tasse e contributi) e al sostegno dei lavoratori attraverso la previsione di un fondo per casse integrazioni straordinarie”. Da Pozzo e Schneider invitano anche a “tener presente che un eventuale mancato sostegno e salvaguardia delle imprese, porterebbe sicuramente ad una contrazione dei consumi che potrebbe causare danni sociali enormi, da un aumento della disoccupazione all’impoverimento socio economico dovuto alla chiusura di attività”.