Tre milioni 425 mila e 673 lombardi il 26 maggio – giorno delle elezioni europee – saranno chiamati a votare anche per rinnovare 995 amministrazioni locali: da Bergamo (93 mila elettori potenziali) a Pedesina, in provincia di Sondrio (51 iscritti alle liste elettorali). Oltre alla città orobica, si sceglie il nuovo sindaco in altri due capoluoghi di provincia, Cremona e Pavia, anch’esse governate attualmente dal centrosinistra. Complessivamente, dal punto di vista degli assetti politici, gli schieramenti che si presentano alle urne non propongono novità di rilievo: quasi ovunque centrodestra «classico» contro centrosinistra a trazione Pd, mentre il Movimento cinque stelle fa corsa a sé. A Bergamo il leghista Giacomo Stucchi – per 22 anni parlamentare – sfida il sindaco Giorgio Gori che punta al secondo mandato. mentre il M5S candida Nicholas Anesa. Anche a Cremona il centrosinistra schiera il sindaco uscente, Gianluca Galimberti, contro il quale si presentano Carlo Malvezzi di Forza Italia e il grillino Luca Nolli. Più articolato lo scenario a Pavia. Il Comune è attualmente affidato a un commissario dopo le dimissioni del primo cittadino Massimo Depaoli in polemica con il suo partito, il Pd, che ha preferito candidare al suo posto Ilaria Cristiani, assessore uscente della giunta di centrosinistra che governa dal 2014. Depaoli ha scelto di ricandidarsi con una propria lista e questa spaccatura ha alimentato le speranze del centrodestra che punta su leghista Fabrizio Fracassi, voluto e sostenuto direttamente dal leader Matteo Salvini.
Nell’area metropolitana di Milano si vota in 68 Comuni, dieci dei quali con più di 15 mila abitanti e perciò chiamati al ballottaggio se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza al primo turno: Cesano Boscone, Cornaredo, Cormano, Cusano Milanino, Novate, Linate, Paderno Dugnano (il più popoloso con oltre 46mila abitanti), Rozzano, Settimo Milanese e Trezzano sul Naviglio. Il centrodestra si presenta nella sua formazione standard almeno in una quarantina di casi e non nasconde di ambire a qualche ribaltone per stringere ulteriormente l’assedio politico a Palazzo Marino. Tre candidati leghisti, due di Forza Italia, due di Fratelli d’Italia e tre civici per sfidare il centrosinistra, soprattutto in storiche roccaforti come Rozzano e Cesano Boscone. Il Pd punta alla riconferma anche per i primi cittadini di Cormano, Cornaredo, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio e Novate Milanese. A Cusano Milanino il sindaco uscente ha ceduto il testimone a una lista civica che però comprende il Pd, a Pero – dove si ripresenta l’attuale primo cittadino Maria Rosa Belotti – c’è la dissidenza della vicesindaco Daniela Bossi che si propone con una propria formazione. Anche nel Milanese, però, l’ago della bilancia potrebbe essere il Movimento cinque stelle, che si presenta quasi ovunque.