Malacalza Investimenti è salita nel capitale di Carige al 23,9586% dal precedente 20,6% e ha presentato una lista per il rinnovo del cda guidata da Pietro Modiano, attuale presidente della Sea e banchiere di lungo corso in Unicredit e Intesa Sanpaolo. Nella lista figura anche Fabio Innocenzi, attualmente in Ubs, probabile candidato per la carica di amministratore delegato se la lista avrà la maggioranza nell’assemble del 20 settembre per eleggere il nuovo consiglio. Altri nomi proposto per il cda sono l’economista Lucrezia Reichlin, l’ex commissario Consob Salvatore Bragantini e l’avvocato Lucia Calvosa (già consigliere indipendente in Tim).
Il termine ultimo per presentare le liste è il 26 agosto. Nei giorni scorsi è stata presentata quella di Assogestioni, che ha candidato tre consiglieri indipendenti. Ma la grande incognita è cosa faranno Gabriele Volpi e Raffaele Mincione. Il primo ha una quota importante, il 9,9% e può contare sull’appoggio – già dichiarato – di Aldo Spinelli, che ha poco meno dell’1%. Non ha ancora reso noto se presenterà o meno una sua lista. Molto più determinato dovrebbe essere il finanziere Raffaele Mincione, che ha circa il 5,5% della banca ligure, ma potrebbe salire. Ha sempre dichiarato pieno appoggio all’amministratore delegato uscente, Paolo Fiorentino, entrato invece in rotta di collisione con Malacalza.
Altra incognita è come si schiereranno gli altri soci di peso della banca, a partire dalla Sga, che ha comprato il 5,4% della Carige in occasione dell’aumento di capitale. Quello che è sicuro è che ci sarà battaglia, per il rinnovo del cda. La prima mossa l’ha fatta proprio Mincione, con la richiesta di revoca del cda. Nel frattempo si sono succedute le dimissioni dei consiglieri in carica, in aperta polemica con Fiorentino. E da ultimo anche Malacalza aveva chiesto l’assemblea per nominare un nuovo consiglio di amministrazione.
Vittoria Puledda, Repubblica.it