L’azienda di Cupertino ha annunciato che tutti i suoi data center, uffici e Store ora utilizzano soltanto elettricità generata nel rispetto dell’ambiente. Un esempio positivo seguito anche da 23 fornitori. Ma c’è un “ma”
Apple è green al 100%. L’azienda di Cupertino ha annunciato ieri che tutti suoi uffici, data center, spazi in colocazione e negozi in 43 paesi del mondo utilizzando soltanto elettricità generata da fonti rinnovabili. Un traguardo rilevante, che dimostra – se ancora ce ne fosse bisogno – che investimenti in sostenibilità e profitti non sono mutualmente esclusivi. L’impegno ecologista dell’azienda di Tim Cook prevede anche la costruzione di impianti di produzione di energia rinnovabile. 25 sono già operativi in tutto il mondo, con una capacità produttiva totale 626 megawatt. Altri 15 impianti sono attualmente in costruzione ed entreranno in funzione nel corso dei prossimi anni, contribuendo a generare un totale di 1,4 gigawatt di energia pulita.
“Vogliamo lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato. Dopo anni di duro lavoro, siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo,” ha dichiarato il CEO. “Continueremo a spingerci oltre il limite di ciò che è possibile con i materiali nei nostri prodotti, con il modo in cui li ricicliamo, con le nostre strutture e con il nostro lavoro con i fornitori, per trovare nuove fonti di energie rinnovabili, sempre più creative e all’avanguardia, perché sappiamo che il futuro dipende da questo”. Le posizioni di Tim Cook e di Apple sul tema sono ben note. Di recente il CEO ha criticato pubblicamente la decisione dell’amministrazione Trump di abbandonare l’accordo di Parigi sul clima. Nel 2014 Cook aveva invitato un gruppo di azionisti scettici sulle politiche green dell’azienda a sbarazzarsi delle azioni Apple. L’impegno di Apple è sincero e ben documentato negli anni, ma è doveroso precisare che l’azienda ha raggiunto quest’ultimo traguardo anche grazie un diffuso compromesso. Per sopperire ai casi in cui non sia possibile determinare l’origine dell’energia utilizzata (come per gli Store collegati a una fornitura municipale indifferenziata), Apple acquista i cosiddetti Renewable Energy Certificate, dei “buoni” con cui controbilanciare, sulla carta, l’utilizzo di energia derivante da fonti fossili. È una pratica comune che nulla toglie al lodevole risultato annunciato oggi, ma che dimostra come il 100% non sia ancora un punto di arrivo.
L’impegno green di Apple in ogni caso non si limita solo alle proprietà dell’azienda, ma si estende ai fornitori e alle aziende partner. Oltre ai 23 fornitori che già hanno accettato di produrre componenti per Cupertino usando solo fonti rinnovabili (se ne sono aggiunti nove di recente), 85 aziende si sono iscritte al Clean Energy Portal di Apple. La piattaforma aiuta i fornitori a trovare soluzioni sostenibili dal punto di vista economico per l’approvvigionamento energetico ecologico in tutto il mondo.
di Andrea Nepori, La Stampa