Tutto il bello della stampa

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La presentazione

Penne eccellenti a raduno per omaggiare Cesare Lanza che presenta la sua ultima fatica, Ecco la (nostra) stampa, bellezza, ovvero commento e identikit di alcuni noti giornalisti del Belpaese, e arriva il gotha del giornalismo italiano. La sede della Fieg, in via Piemonte, è gremitissima. Non un unico conduttore ma una ricca e illustre serie di relatori. Al tavolo siedono Lucia Annuziata, Stefano Folli, Agazio Loiero, Ferruccio de Bortoli, Antonio Padellaro e Mario Pendinelli. Parterre affollatissimo. Marisela Federici, in total black, saluta Alessandra Necci.

Tra il pubblico, accolti dal presidente della Fieg Maurizio Costa, ci sono Cesare SalviCorrado Calabrò, il professor Franco Romeo, Roberto Sergio, direttore Radio Rai, e ovviamente una folta schiera di giornalisti. Appare Alma Manera. «Questa è un’occasione – dice Lanza – per parlare del destino della carta stampata». «Mi sarebbe piaciuto – commenta Folli – che ci fossero anche non giornalisti. Lo stile di Lanza è secco, caustico e gentile. Dice quello che pensa, è stato un maestro per molti. La sua lezione è quella della divulgazione e della necessità di cogliere gli aspetti dell’evoluzione.

Non a caso il suo modello è il direttore Arrigo Benedetti. La strada per superare la crisi dell’editoria è la qualità». Poco più tardi arrivano Gianni Letta e Alberto Dell’Utri. «Ho amato Montanelli – sottolinea Loiero – omaggiatissimo nel libro». «Ciò che mi irrita molto – aggiunge Lanza – è la sciatteria con cui vengono fatti alcuni giornali oggi». «Ricordo bene quando Lanza mi assunse – sottolinea de Bortoli – e mi permise di lavorare in una cronaca straordinaria. Questo libro, ritratto di tanti colleghi, è interessante malgrado mi descriva come anaffettivo. E vi giuro che non lo sono». E in questo divertente botta e risposta tra colleghi è il turno della Annunziata: «Ha fatto una cosa geniale: ha messo solo quelli che gli piacciono. E lo ringrazio per questa che è un’operazione verità realizzata con molta sincerità». Cocktail a seguire.

Lucilla Quaglia, Il Messagero