Lo studio in collaborazione tra il Cnao di Pavia e il Gsi di Darmstadt è mirato a combattere i tumori che colpiscono in particolare gli organi in movimento come il polmone, il fegato e il pancreas
Marco Donetti, fisico del dipartimento ricerca e sviluppo di Cnao, spiega: “Il progetto con Gsi, che è appena partito e si concluderà alla fine del 2018, ha come obiettivo di aumentare notevolmente la velocità di rilascio del fascio attraverso l’uso di nuovi algoritmi e rivelatori. Allo stesso tempo, questo permetterà una maggiore accuratezza nel trattamento dei tumori in movimento”. Sulla base della tecnologia collaudata di Cnao e della perizia del Gsi nel campo delle strategie di mitigazione di movimento, un sistema aggiornato di rilascio della dose sarà installato nell’ambiente sperimentale dell’ex struttura di trattamento medico Cave M di Gsi, fungendo da banco di prova per i primi test. La stretta collaborazione con Cnao faciliterà la rapida transizione dei nuovi sviluppi a un ambiente clinico per il diretto beneficio dei pazienti affetti da tumore. In queste settimane una ricercatrice del Gsi, Michelle Lis, è già al Cnao per lavorare al progetto. La tecnologia al momento vigente al Cnao consente di colpire i tumori anche mentre sono in movimento attraverso l’interruzione del flusso di particelle quando il tumore esce dalla zona irradiata.
Lo studio è finalizzato alla creazione di un sistema che colpisca il tumore in movimento senza dover interrompere il flusso di particelle durante il trattamento. Con il nuovo sistema i fisici di Cnao e Gsi si propongono di controllare un fascio in grado di seguire il tumore. La tecnologia sviluppata al Cnao include il sistema di rilascio della dose: computer e rivelatori che in tempo reale controllano l’irradiazione precisa dei pazienti con la scansione di fasci di ioni. Questo sistema è stato esportato all’estero dal Cnao: è stato acquistato ad esempio del centro austriaco per l’adroterapia, Medaustron, che ha iniziato le pratiche cliniche da pochi mesi vicino a Vienna.
Federica Bartoli, Libero quotidiano