Più polizze e più filiali dedicate, pegno rotativo al caseario
Polizze assicurative dedicate (polizza tutela business agricoltura, polizza per tutela raccolto protetto, polizza per mancato ricavo), attivazione del pegno rotativo non possessorio sui prodotti lattiero-caseari a lunga stagionatura per consentire ai produttori di formaggio di beneficiare dei vantaggi del pegno, senza dover rinunciare al possesso dei beni, e un aumento del plafond inizialmente messo a disposizione per le imprese e le filiere agroalimentari.
Che passa quindi a 8 miliardi di euro per il periodo 2017-2019. Banca Intesa Sanpaolo conferma e rilancia il proprio impegno determinante nel settore primario con nuove iniziative, presentate ieri a Roma, dal consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina alla presenza del ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina. «Nel corso del 2016 i risultati raggiunti sono stati importanti», ha spiegato Messina ricordando che sono stati erogati 2,2 mld di euro di credito (+10% rispetto alla previsione) a medio-lungo termine per sostenere gli investimenti del settore, nonché gli importanti accordi sottoscritti con le associazioni di categoria. «Abbiamo quindi aumentato di 2 mld il plafond inizialmente messo a disposizione, per valorizzare ulteriormente le filiere produttive italiane, favorendo l’internazionalizzazione, facilitare il ricorso agli strumenti incentivanti messi a disposizione dall’Unione europea a partire dai Psr, favorire investimenti in ricerca, innovazione e digitalizzazione delle imprese e agevolare il ricambio generazionale». Ma l’impegno di Intesa non si ferma qui. «Lanceremo ulteriori iniziative», ha confermato Messina, «per accompagnare, supportare e valorizzare le eccellenze del made in Italy. Il gruppo Intesa Sanpaolo si conferma sempre più la banca di riferimento dell’agroalimentare italiano». Le iniziative messe in campo con il Mipaaf, secondo i calcoli della Banca, potranno generare sino a 70 mila nuovi posti di lavoro e 10 mld di euro di nuovi investimenti, ma l’istituto di credito ha comunque intenzione di mettere sempre più al centro della propria azione le esigenze delle imprese agricole. A partire dall’aumento delle filiali dedicate con personale specializzato nel credito agrario, che diventeranno 530. Tra le novità del 2017, poi, oltre a interventi a sostegno delle aziende colpite dal terremoto, ci sono soluzioni rivolte all’anticipo dei fondi Pac, il programma Sviluppo filiere. E, soprattutto, una valutazione di tipo qualitativo delle esigenze d’impresa, mediante un questionario di autovalutazione della propria competitivita inviato alle aziende, creato in collaborazione con Ismea e valorizzato anche nel modello di rating.