Il direttore della Struttura Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Augusto Neri, ha ricevuto oggi a Vienna, durante l’Assemblea Generale della European Geosciences Union (EGU), la Sergey Soloviev Medal 2017. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato per contributi scientifici eccezionali nella ricerca fondamentale che migliora la conoscenza dei rischi naturali e contribuisce alla loro mitigazione (http://www.egu.eu/awards-medals/sergey-soloviev/2017/augusto-neri/).
Augusto Neri ha concentrato la sua attività di ricerca sullo sviluppo e applicazione di modelli fisico-matematici dei processi vulcanici, con particolare attenzione alla dinamica dei flussi multifase gas-particelle generati dalle eruzioni esplosive. I fenomeni maggiormente studiati sono stati getti e colonne vulcaniche, flussi piroclastici, blast, eruzioni Vulcaniane, dispersione di ceneri e gas. Con il suo team, Augusto Neri ha sviluppato modelli che sono stati applicati alla stima della pericolosità di vulcani attivi sia italiani (Vesuvio, Campi Flegrei, Etna) sia esteri (Mt.St.Helens, Pinatubo, Soufriere Hills Montserrat, La Soufriere di Guadeloupe, Eyjafjallajokull, Santorini, ecc.), nonché utilizzati per la stima dell’impatto dei fenomeni vulcanici sul territorio anche a supporto delle azioni di mitigazione del rischio da parte delle autorità di protezione civile.
Laureato in ingegneria chimica all’Università di Pisa, ha conseguito il dottorato di ricerca all’Illinois Institute of Technology di Chicago. Dopo varie borse di studio presso l’Istituto Nazionale di Geofisica, l’Università di Pisa e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è stato primo ricercatore al CNR di Pisa e poi dirigente di ricerca in fisica del vulcanismo presso l’INGV.
In passato, altri 2 scienziati italiani hanno ricevuto la Sergey Soloviev Medal: Franco Barberi (1997) e Franco Siccardi (2002).