Premium, Mediaset- Vivendi: scontro a colpi di querela

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Inizia oggi la causa civile che vede contrapposti Mediaset e Vivendi per il mancato rispetto del contratto di cessione di Premium: il gruppo francese ha chiesto i danni per diffamazione, controquerela del Biscione

Al via la battaglia legale tra Vivendi e Mediaset: il gruppo francese ha chiesto i danni per diffamazione, il Biscione contrattacca con una querela contro Vivendi.
L’estate scorsa, Mediaset aveva avviato un’azione civile contro Vivendi, chiedendo l’esecuzione del contratto firmato l’8 aprile 2016, che prevedeva la vendita di Premium e uno scambio azionario tra Mediaset e Vivendi, e un risarcimento di 50 milioni di euro per ogni mese di ritardo nell’esecuzione. A sua volta Finivest aveva avviato un’azione legale quantificando in 570 milioni i danni da immagine e da caduta del titolo Mediaset in Borsa. Il giudice civile Vincenzo Perrozziello ha deciso di unificare i due procedimenti.
Oggi, durante la prima udienza della causa civile in corso a Milano, a corollario, il gruppo di Vincent Bolloré ha chiesto i danni alla società di Cologno Monzese per diffamazione in merito alla “campagna mediatica” che il gruppo francese avrebbe subito dopo il mancato rispetto del contratto di cessione di Premium. Il danno non sarebbe già stato quantificato.
Ma il Biscione è subito partito al contrattacco, presentando una querela contro Vivendi a seguito di alcune interviste del ceo Arnauld de Puyfontaine sulla ricostruzione dei fatti relativi al contratto siglato lo scorso anno tra le due aziende. In un colloquio con il Financial Times pubblicato ieri, il manager ha definito “ingannevoli” alcune informazioni fornite da Mediaset sulla pay-tv prima dell’accordo.
Oggi Fininvest ha chiesto i danni a Vivendi anche per la rottura del patto parasociale definito contestualmente al contratto Mediaset-Vivendi su Premium. Secondo quanto riferito da fonti legali, la holding, unitamente alla richiesta danni per la caduta del titolo Mediaset a seguito del mancato rispetto del contratto su Premium, ha presentato una richiesta di danni motivata dal fatto che Vivendi salendo fino a quasi il 30% in Mediaset a dicembre scorso avrebbe violato il patto sottoscritto con Fininvest. Il patto, che in base agli accordi sarebbe divenuto efficace al closing dell’operazione Premium, impediva a Vivendi (che con l’accordo avrebbe ottenuto il 3,5% di Mediaset) di effettuare altri acquisti su Mediaset nel primo anno dal closing e di superare il 5% nel capitale di Cologno Monzese nel secondo e terzo anno dalla firma del closing.

Alessia Albertin, il Giornale