di Cesare Lanza
Scommettiamo che, se riusciste a imboscare 50 miliardi di euro, avreste notevoli difficoltà a spenderli? Questa provocazione mi è stata lanciata da un tassista di Roma (i tassinari sono i miei sondaggisti preferiti per capire gli umori popolari). «Dottò», mi ha detto qualche giorno fa, all’alba, mentre dormicchiavo, «ce lo sa quanto se so imbertate le banche, anzi i banchieri, negli ultimi mesi? ». Esitavo a rispondere. «Cinquanta miliardi, dottò ! Ma ‘ndo so finiti, tutti sti soldi? Hai voglia a spende, pe’ bruscià 50 miliardi!». Mi stavo riaddormentando, ma il tassista era implacabile: «Ho fatto du’ conti… Co’ 50 miliardi me potrebbi compra’ quasi 4.000 Lamborghini! C’è qualcosa che nun me quadra», ed è finita lì. Devo ammettere che mi sono incuriosito e ho fatto qualche ricerca. Il diamante più costoso del mondo è grosso come una noce, di colore blu, da 31.06 carati, il Wittelsbach-graff. Potreste acquistarne 625, per accontentare altrettante mogli e fidanzate. Siete appassionati di cinema? Potreste produrre decine di Titanio. Oppure appassionati di cultura? L’intramontabile 1984 di George Orwell costa 14 euro: potreste acquistarne più di 3,5 miliardi di copie. Se vi piace bere, l’Enrico IV dudognon heritage cognac, grande champagne, costa 2 milioni, 25.000 bottiglie dovrebbero bastarvi. Siete appassionati di calcio? Potreste togliervi lo sfizio di farvi 65 squadre del valore del Real Madrid. Provate a divertirvi: la lista dei desideri, secondo i vostri gusti, è variegata e suggestiva. Alla fine però si torna alla domanda del tassista: dove, sono finiti i soldi? Per quante regalie puoi aver fatto, 50 miliardi sono una cifra pazzesca. «Qualcosa nun me torna».
di Cesare Lanza, La Verità