Il banchiere di Intesa Sanpaolo: “I soci non raggiungeranno il 51% e quindi il Fondo interverrà in questa operazione e acquisirà il controllo della banca”, come accaduto per la Popolare di Vicenza. Più ottimista sul raggiungimento del flottante necessario per la quotazione. Ok Consob al prospetto
Veneto Banca finirà sotto il controllo del fondo Atlante, proprio come la Banca popolare di Vicenza: “I soci non raggiungeranno il 51% e quindi Atlante interverrà in questa operazione e acquisirà il controllo della banca”. Lo ha detto Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo da Altavilla Vicentina, parlando dell’aumento di capitale da un miliardo della banca veneta. A margine del conferimento di una laurea honoris causa al Cuoa di Altavilla, alle porte di Vicenza, il banchiere ha mostrato il suo scetticismo riguardo la difficile operazione: “Penso che sia questo l’esito finale, ne sono certo perché le dimensioni del capitale sono tali che non è immaginabile che i soci attuali possano raggiungere la maggioranza”. Messina è invece più possibilista sul fatto che dagli attuali azionisti arrivino capitali sufficienti per raggiungere il flottante. “Su questo punto non sono in grado di rispondere, bisognerà vedere la fine dell’operazione. Questo è il punto vero su cui ci può essere un risultato che può portare anche a un flottante. Qui dipenderà realmente da quanti investitori sottoscriveranno”, ha concluso. L’operazione di Ipo dell’istituto di Montebelluna partirà domani. Proprio ieri sera, da Borsa Italiana, è arrivato il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle azioni. La società di gestione di Piazza Affari ha però sottolineato che “la data di inizio delle negoziazioni verrà stabilita con successivo avviso subordinatamente alla verifica della sufficiente diffusione degli strumenti finanziari”. Proprio quel flottante al quale faceva riferimento Messina. Un obiettivo che, in occasione della tentata ipo della Banca Popolare di Vicenza, a inizio maggio venne fallito: proprio l’insufficiente diffusione degli strumenti finanziari aveva portato Borsa Italiana a bloccare la quotazione e a dichiarare decaduto l’analogo provvedimento con cui aveva disposto l’ammissione alle negoziazioni. Via libera, intanto, dalla Consob al prospetto informativo per l’aumento di capitale a servizio della quotazione dell’istituto veneto.
Repubblica