I contratti in attesa di rinnovo sono 46 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 4,9 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego)
Salgono i salari contrattuali orari degli italiani a febbraio, battendo nettamente l’inflazione. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% su mese e dello 0,8% su anno, secondo i dati dell’Istat: complessivamente, in due mesi, la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2015. Sempre a febbraio, invece, l’inflazione aveva registrato un -0,2% su base mensile e un calo dello 0,3% annuo. Tornando ai dati di oggi, con riferimento ai principali macrosettori, a febbraio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. A fine febbraio, i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 39,5% degli occupati dipendenti e corrispondono al 37,5% del monte retributivo osservato. Secondo Istat, i settori che a febbraio presentano gli incrementi tendenziali maggiori delle retribuzioni sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,5%); energia elettrica e gas, commercio (entrambi 1,9%). Si registrano variazioni nulle nei settori della metalmeccanica, delle telecomunicazioni, del credito e assicurazioni e in tutti i comparti della Pa. Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di febbraio sono stati recepiti due nuovi accordi e nessuno è scaduto. Alla fine di febbraio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 60,5% nel totale dell’economia e del 49% nel settore privato: 4,9 milioni di persone aspettano il rinnovo.
L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 38,1 mesi per l’insieme dei settori e di 16,7 mesi per quelli del settore privato.
La Repubblica