DAL 1997 AD OGGI HANNO BENEFICIATO DI FONDI LE SCUDERIE DEL QUIRINALE, sovaldi sale PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, LA CITTA DELLA SCIENZA A NAPOLI, TELETHON, LA FONDAZIONE ANT. QUESTO TIPO DI AIUTO HA IN REALTA RADICI ANTICHE
L’Italia del gioco ha aperto le sue porte alle “Good causes” nel 1996. Ed è stata l’estrazione più antica del mondo a fare da apripista a una destinazione di scopo unica nel paese. Sono i sogni degli italiani ad avere portato denaro per la riqualificazione del patrimonio artistico più invidiato al mondo. Risale infatti a venti anni fa esatti la legge grazie alla quale una parte degli utili erariali derivanti dal Lotto viene destinata alla tutela e promozione del patrimonio artistico e culturale del nostro paese. Dal 1997 a oggi oltre l miliardo e 800 milioni di euro sono stati destinati dai vari governi che si sono succeduti per progetti culturali e di recupero di monumenti. Lottomatica attraverso il Lotto si è trasformata negli anni in tangibile supporto di istituzioni come il Palazzo delle Esposizioni o le Scuderie del Quirinale, ma soprattutto è grazie allo storno di quote considerevoli di gettito della Smorfia che si è arrivati alla riapertura di un’area espositiva della Città della Scienza a Napoli e al supporto a iniziative di importante valenza sociale insieme a partner quali Tele-thon e la Fondazione Ant. L’utilizzo del denaro prodotto dai numeri come sistema di supporto alle esigenze della vita reale, ha radici antiche. La Storia racconta che nel corso dei secoli la diffusione del Lotto avvenne per sopperire proprio ai problemi di cassa di numerose città, per la conseguente costruzione di opere pubbliche e per l’erogazione di servizi di pubblica utilità. Ieri come oggi lo Stato batteva cassa cercando quote dal gioco più amato del tempo. Cinquecento anni dopo alle tasse sulle undici ruote (dieci città più quella nazionale) si sono aggiunte quelle sulle lotterie istantanee, il prelievo unico su slot e videolotteries, quello sulle piattaforme di gioco, sugli incassi del bingo e sulla quota parte del betting. Ma solo il Lotto per legge indirizza parte del suo incasso sul patrimonio artistico italiano. A leggere tra le righe della storia sono numerosi gli esempi che vedono incrociare il Lotto con le esigenze di cassa della vita di tutti i giorni. A fine ‘500 a Genova il Lotto consentì di affrontare il costo per la fortificazione della città, nel ‘600 si utilizzarono i proventi del lotto per il completamento di palazzo di Montecitorio, nel 1731, Papa Clemente XII decise di utilizzare parte di quei proventi per la costruzione della Fontana di Trevi. In questi ultimi vent’anni la media del gettito è stata di poco superiore ai 90 milioni di euro l’anno. Esattamente dal 1997 a oggi il Lotto oltre 1 miliardo e 800 milioni di euro che i diversi governi hanno distribuito per le più disparate iniziative a sfondo culturale. Dagli affreschi di Giotto a Padova al Palazzo Ducale di Mantova, al Pantheon di Roma fino al restauro del teatro greco di Siracusa.
Monumenti, chiese, istituzioni, spazi espositivi, le declinazioni degli introiti del Lotto sono state le più disparate in oltre cinquecento anni di storia del gioco, ma è dell’ultimo anno l’idea di costruire un ponte tra questo gioco e un progetto di “good causes” che avesse un impatto più personale. Nell’ultimo anno infatti, Lottomatica ha sottoscritto con il Coni un’iniziativa chiamata “Vincere da grandi” rivolta a giovani tra i 5 e i 14 anni appartenenti a famiglie residenti in aree disagiate e a forte rischio di emarginazione sociale. Una strada per provare, conoscere e praticare gratuitamente numerose discipline sportive. Il progetto è stato articolato in quattro città: a Roma (Foro Italico) con Carlo Molfetta, capitano della Nazionale italiana di taekwondo, oro olimpico a Londra 2012; a Napoli (Scampia) con Giovanni Maddaloni, Presidente e Maestro dell’A.S.D. Star Judo Club; a Palermo (Zen) con Rachid Berradi, atleta olimpico a Sydney 2000. tra i più forti azzurri del mezzofondo e Presidente dell’A.S.D. Atletica Berradi 091, e a Milano (Quarto Oggiaro). Sport da un lato, musica dall’altro. Lo stesso progetto ha visto infatti l’accordo tra il Sistema Orchestre e Cori giovanili e infantili in Italia e il Gioco del Lotto con il coinvolgimento di 2500 ragazzi divisi in cinque città.
Repubblica / Affari e Finanza