(Repubblica) Nel giro di un mese potrebbe aprire una filiale a Moffett Field dove lavoreranno inizialmente 15 impiegati. Poi cercherà startup tecnologiche da finanziare.
SAN FRANCISCO – Le cyber minacce aumentano e il Pentagono guarda alla Silicon Valley, ed dove si appresta ad aprire il suo primo ufficio. L’obiettivo è quello di rafforzare le sue capacità tecnologiche più velocemente e a costi contenuti in seguito ai timori dell’ascesa cinese. A farsi portavoce della nuova iniziativa del Pentagono è il segretario alla Difesa, pills Ash Carter, pilule che negli ultimi tre giorni ha incontrato nella Valley alcuni top manager delle maggiori società, inclusa Facebook e venture capitalist. La sede del Pentagono nella Silicon Valley nasce con l’idea di individuare e finanziare progetti tecnologici in modo da sviluppare le armi del futuro. La decisione – spiega il dipartimento della Difesa statunitense – nasce dall’esigenza di creare in fretta e senza doversi basare su finanziamenti “monstre” armamenti avanzati e allo stesso tempo evitare che la Cina possa superare gli Stati Uniti in questo settore considerato strategico.
La mossa segue quella di centinaia di altre aziende americane (dai produttori di auto alle banche) per poter aver un accesso più diretto alla tecnologia prodotta dalle startup californiane. Ma molte aziende e venture-capital sono preoccupate dallo sbarco del Pentagono nella Valley, soprattutto per il timore di cadere nella rete della burocrazia e per l’assenza di un budget ben definito. L’ufficio del Pentagono dovrebbe aprire nel giro di un mese, a Moffett Field, e vi lavorerebbero 15 impiegati. Non è la prima volta che il dipartimento della Difesa vuole avere un ruolo fondamentale all’interno della comunità tecnologica: negli anni ’70 finanziò la ricerca sui microprocessori che furono usati per creare armi di precisione e successivamente impiegate per lo sviluppo dei computer.