GENOA / TIFOSI E AZIONISTI CONTESTANO PREZIOSI

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preziosiGenoa,  contestazione a Preziosi e Gasperini
La tifoseria organizzata del Genoa ha diramato ieri un duro comunicato contro presidente e allenatore, responsabili secondo i supporter rossoblù dell’attuale situazione del Grifone. Ecco il testo integrale.

Siamo stanchi di parole e promesse mai mantenute, di fantomatici acquirenti apparsi qua e là per mantenere calma la piazza, siamo stanchi di parole, parole, solo parole. 

Vogliamo i fatti, nessuno deve più solamente parlare! E dai fatti concreti vogliamo ripartire anche noi! 

Quest’estate avevamo chiesto rispetto dopo l’ennesima buffonata della società in seguito alla mancata licenza Uefa.
Ci siamo privati dei nostri striscioni e dei nostri simboli impressi sulle bandiere, vitali per noi almeno quanto la maglia del Genoa, per lanciare un segnale forte e per cercare di ottenere quel riscatto da chi ha infranto e tradito il sogno europeo del Grifone. 

Ad oggi, non solo la mancanza di rispetto da noi pretesa continua, ma anche i risultati sportivi sono venuti a mancare. Un fallimento completo! 

Ora ci ritroviamo alla vigilia di un derby con: una squadra allo sbando; una società completamente in tilt; un allenatore narciso ed avido nello sfruttare ogni occasione per aumentare il suo ingaggio; un Enrico Preziosi che non sa più cosa promettere per apparire nella sua veste di presidente mediatico, ma già sostituito nelle speranze future della società rossoblu. 

La Tifoseria Organizzata del Genoa dice basta a questo spettacolo indecoroso, fatto di presuntuosi scaricabarile e di mercanti in fiera. Il Genoa merita serietà, una programmazione societaria e obiettivi sportivi veri. 

Così come anche chiesto da capitan Burdisso in settimana per mezzo stampa, non ci tireremo indietro e staremo al fianco dei nostri ragazzi per uscire da questo tunnel insieme.
Abbiamo preso la decisione di far ritornare striscioni e bandiere in tutto lo stadio, per non lasciare da sola la squadra e per dimostrarle la nostra vicinanza, per risollevare il grande Genoa da questa situazione imbarazzante. 

Noi ci metteremo come sempre il massimo per non far mancare il nostro appoggio, ma la squadra deve dal canto suo svegliarsi, garantire massimo impegno e massima serietà e iniziare ad ottenere risultati concreti. 

Detto questo comunichiamo che noi riteniamo i principali responsabili di questo tracollo il presidente e l’allenatore, che di comune accordo hanno fatto una campagna vendite e “acquisti” disastrosa, ed è per questo motivo che inizierà la contestazione verso di loro. 

È finito il tempo di prese per il culo e umiliazioni che resteranno nella storia, come le sconfitte con il Carpi ed Alessandria, di false promesse e di chi allena prima la propria presunzione e dopo i calciatori.
Lavorate!!! 

Forza Genoa! Forza ragazzi!!! 

La Tifoseria Organizzata del Genoa

(da genovatoday.it)

 

Enrico-PreziosiCrisi Genoa, i piccoli azionisti attaccano Preziosi

Crisi Genoa piccoli azionisti. Dopo una campagna acquisti imperniata su prestiti, parametri zero ed ex promesse da rilanciare la situazione nel Genoa sembra precipitare di ora in ora.
I messaggi lanciati dalla società nelle scorse settimane erano chiari: serve l’ingresso in società di Giovanni Calabrò per dare nuova linfa al progetto rossoblù. Per questo nessuno si è più sbilanciato sull’operazione in attesa che qualcosa accada.
Ma le domande rimangono.
Calabrò sarà un socio subito pronto ad investire o il suo piano per il Genoa è quello di ricavarne vantaggi di tipo diverso, continuando con la politica di massiccie compravendite della società (che vanta la permanenza media dei giocatori nella propria rosa più bassa tra le squadre dei primi 5 campionati europei)?
Un altro nodo da chiarire è se l’intervento iniziale di Calabrò sarà per mettere in sicurezza una società che si trova fortemente indebitata oppure opererà anche in maniera forte sul mercato.
Nel frattempo la base è in fermento: nei giorni sorsi tre piccoli azionisti, hanno scritto una lettera aperta a Preziosi chiedendo la convocazione di un’assemblea straordinaria in considerazione del fatto che da troppo tempo il presidente non ha un confronto con gli azionisti, disertando infatti sistematicamente l’annuale appuntamento per l’approvazione del bilancio.
Ormai troppe volte – si legge nella missiva – si è parlato di progetto, di nuovi capitali da investire in società, di giocatori confermati oggi e già venduti ieri: tutte parole sempre e solo funzionali alla Sua gestione della società e del credito di una parte della tifoseria. Ora è necessario che risponda a due semplici domande: 
1) Pensa di poter gestire questa società con una progettualità almeno di altri 5/10 anni? 
2) Se non è in grado di dare questa garanzia, in che tempi pensa di potere cedere le sue quote?.
La replica di Preziosi? «Ai perditempo, ai senza memoria e all’ingratitudine non rispondo».
Ecco perchè il passaggio fondamentale riguarda, ancora una volta, i tempi necessari per la cessione del pacchetto di maggioranza a Giovanni Calabrò.
Secondo quanto riporta Repubblica Genova la due diligence è ormai in dirittura d’arrivo e l’uomo d’affari che in Russia si è costruito una fortuna ha dato appuntamento ai tifosi del Genoa per il derby alla ripresa del campionato.  Sarà in tribuna insieme ai suoi più ristretti collaboratori convinto, quel giorno, di essere già in possesso del pacchetto di maggioranza della società.

(da calcioefinanza.it)