Il successo di Piaggio è questione di “quando”, sale non di “se”. Lo sostengono gli analisti di Kepler Cheuvreux, che oggi hanno alzato il rating sul titolo da hold a buy e il prezzo obiettivo da 2,5 a 3 euro, per riflettere un incremento nelle stime di ebit e utile per azione 2016, rispettivamente, del 12% e del 17%.
Pertanto, a fronte di un risultato operativo previsto a 71 milioni a fine anno e a 86,5 milioni il prossimo, il broker si attende ora un ebit rettificato di 117,2 milioni nel 2016 e un utile per azione rettificato di 0,14 euro, il doppio del 0,06 euro attesi quest’anno (0,09 euro nel 2015). Questo per tenere conto dell’invecchiamento della flotta delle due ruote in Europa e in Italia.
In Europa, infatti, il mercato delle due ruote si è stabilizzato a circa 38 milioni di unità e il calo delle immatricolazioni implica che l’età media dei veicoli è in aumento. Questa tendenza è particolarmente visibile in Italia, il secondo mercato europeo dopo la Francia, dove i motocicli (esclusi quelli di cilindrata 50 cc) di età compresa tra zero e 5 anni rappresentano oramai il 35% del totale, contro il 75% del 2003.
Senza contare che le due ruote non sono passate di moda e se il numero di viaggi annui fatti in sella ai motoveicoli si è ridotto del 6% tra il 2003 e il 2013, la distanza media di ogni viaggio si è intensificata. Inoltre, il mercato di seconda mano è risultato più dinamico, mostrando un delta positivo tra i trasferimenti di proprietà e le immatricolazioni. “Pertanto, prima o poi, ci aspettiamo un aumento del giro di sostituzioni che potrebbe far crescere il numero delle immatricolazioni medie annue in Italia dagli attuali 0,16 milioni (esclusi i 50 cc) a 0,5 milioni nell’arco di cinque anni”, hanno affermato gli analisti.
In questo scenario Piaggio , che ha una quota di mercato del 25% in Italia, potrebbe godere di una ripresa destinata a tradursi in un aumento dei ricavi pari al 3% e del risultato operativo del 12%. Per quanto riguarda l’andamento del titolo, le azioni sono molto sensibili alle aspettative del mercato italiano, dopo essere passate di mano a un multiplo enterprise value/ebit 2015 di 17-18 volte e enterprise value/ebit 2016 di 13-14 volte.
Infine, tra i potenziali venti contrari, Kepler Cheuvreux ha elencato la possibile perdita di quote di mercato, la maggiore spesa per il marketing necessario per supportare la sostituzione dei veicoli e la diretta correlazione dei volumi delle due ruote in Europa e in Italia con l’aumento del numero di giorni dei crediti. Dopo l’upgrade della casa d’affari, a Piazza Affari alle ore 10 il titolo Piaggio balzava del 4,46% a 2,39 euro.
di Serena Berici
Milano Finanza