I risultati del terzo trimestre delle tlc europee dovrebbero mostrare un ulteriore miglioramento del trend dei ricavi dei servizi di telefonia mobile rispetto al -6, no rx 6% registrato nel secondo trimestre e al -6,9% nel primo trimestre, soprattutto nel Regno Unito e nell’Europa continentale. E’ quanto prevedono gli analisti di Credit Suisse in un report di oggi sulle tlc europee.
L’erosione dei prezzi è stata smorzata nella maggior parte dei mercati europei durante l’estate e le tariffe di terminazione (MTRs) e il roaming saranno meno di peso. I ricavi da traffico dati sui dispositivi mobili potrebbero anche accelerare con l’adozione del 4G. Mentre il trend della rete fissa dovrebbe rimanere stabile con una crescente domanda di banda larga ad alta velocità. Ciò favorirà sia i produttori di cavi sia gli operatori telefonici incumbent.
Gli analisti della banca d’affari aggiungono che in questa fase non si aspettano un effetto significativo dal peggioramento della crescita economica dell’eurozona. Per quanto riguarda il terzo trimestre di Telecom Italia (conti in uscita il 6 novembre), titolo coperta da Credit Suisse con un rating neutral e un prezzo obiettivo a 0,85 euro (-2,32% a 0,82 euro oggi in borsa l’azione), gli analisti prevedono ricavi wireline domestici in calo del 7,4% anno su anno (-7,9% nel secondo trimestre) a causa della continua perdita di linee e del calo dei ricavi sulle chiamate.
Dovrebbero scendere di più i ricavi per quanto riguarda i servizi mobile domestici: -9% anno su anno, un dato visto comunque in miglioramento rispetto al -13,2% del secondo trimestre. D’altra parte si continuano a registrare riduzioni di prezzo e un calo delle chiamate e dei ricavi derivanti dagli sms. L’ebidta domestico di Telecom Italia è così visto scivolare del 7,7% a 1,9 miliardi di euro (-7,5% nel secondo trimestre) a causa dell’erosione dei ricavi. L’ebitda consolidato del terzo trimestre dovrebbe scendere a 2,326 miliardi dai 2,439 miliardi del terzo trimestre 2013 (2,145 miliardi nel secondo trimestre di quest’anno).
Anche i ricavi da servizi in Brasile sono visti calare, ma solo del 3,1% anno su anno a ??causa della continua concorrenza sui prezzi e del rallentamento dell’economia. Tuttavia, l’ebitda in Brasile dovrebbe aumentare del 10% grazie ai più bassi costi della rete. “Le nostre previsioni su Telecom Italia rimangono sotto quelle del consenso, riflettendo l’opinione che la sostituzione fisso-mobile rimanga una sfida per la società. Di conseguenza, prevediamo che l’ebitda del gruppo continui a diminuire nel 2015 e nel 2016, rispettivamente a 8,394 miliardi e a 8,238 miliardi dai 8,573 miliardi stimati per quest’anno”, sottolineano gli esperti.
Dal punto di vista della valutazione, Telecom Italia scambia a 5,2 volte il multiplo enterprise value/ebitda 2015 e a 5,4 volte l’ev/ebitda 2016 con un rendimento (yield) del free cash flow di circa il 10,3%. Quindi tratta a sconto rispetto al settore, uno sconto che per Credit Suisse è giustificato se la sua previsione di un continuo calo dell’ebitda oltre il 2014 dovesse rivelarsi corretta.
Milano Finanza