Ue, gli ex studenti Erasmus trovano più facilmente lavoro. E si sposano fra loro

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studentiIl programma di interscambio tra gli studenti delle università europee favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro. Secondo uno studio della Ue, discount tra i partecipanti al programma sono il 23% i meno i giovani disoccupati rispetto a chi si è formato esclusivamente nel proprio paese di origine. E tra gli ex studendi Erasmus, shop è boom di matrimoni

Gli ex studenti Erasmus fanno meno fatica a trovare lavoro rispetto a chi rimane in patria per tutti i suoi studi, e spesso di sposano fra di loro: la conferma è contenuta in un nuovo studio della Commissione sull’impatto del famoso programma di scambi dell’Unione europea. L’incidenza della disoccupazione a lungo termine è dimezzata, e a cinque anni dalla laurea il tasso di disoccupazione di chi ha studiato all’estero in una parte del proprio percorso universitario è inferiore del 23% rispetto agli altri. Chi studia o si forma anche all’estero, secondo lo studio presentato oggi dalla Commissaria per l’Istruzione Androulla Vassiliou, “migliora le proprie prospettive lavorative”: infatti “non acquisisce solo conoscenze in discipline specifiche, ma consolida anche le competenze trasversali fondamentali”.
Secondo lo studio, la maggioranza dei datori di lavoro cerca infatti nei futuri dipendenti tratti della personalità come tolleranza, fiducia in se stessi, curiosità, capacità di risolvere problemi, risolutezza, conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza: tutti elementi potenziati da un’esperienza internazionale, si sottolinea a Bruxelles. Ma gli effetti di un soggiorno all’estero durante gli studi non si limita alla vita lavorativa: il 40% cambia paese almeno una volta dopo la laurea (quasi il doppio rispetto agli altri studenti), il 93% considera la possibilità di vivere all’estero in futuro (il 73% fra chi non ha partecipato all’Erasmus) e circa un terzo ha un partner di un’altra nazionalità (13% degli altri). Secondo le stime di Bruxelles, dall’inizio del programma nel 1987 sono nati circa un milione di bambini figli di coppie formatesi proprio durante il periodo dell’Erasmus.

La Repubblica