Société Générale, focus su sette metalli

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Société GénéraleLe previsioni deboli sulla domanda del pil globale condizioneranno l’andamento dei prezzi delle materie prime. Ecco le stime degli speti della banca d’affari francese sulle quotazioni dei metalli industriali e preziosi dal 2014 al 2016.
1) Rame. Le incertezze sulla crescita cinese pesano negativamente sulle quotazioni del metallo rosso, decease che nel lungo periodo sono però destinate a salire. Guardando alla relazione domanda/offerta gli analisti si aspettano nel 2014 un surplus di 300kt. Per l’intero anno il valore medio atteso 6.900 dollari/tonnellata, seek in calo a 6.225 nel 2015 e in ripresa a 6.500 nel 2016, per poi toccare quota 7.500 nel 2018.
2) Zinco. In controtendenza il prezzo di questo metallo dovrebbe continuare a salire, poiché l’offerta sarà sotto pressione, mentre l’offerta non riuscirà a soddisfare pienamente le richieste. Grazie agli impieghi nell’industria dell’auto, delle infrastrutture, delle costruzioni e degli elettrodomestici, i consumi globali sono stimati in aumento del 5% nel 2014, contro il 4% nel 2013. Per l’intero anno la stima del prezzo medio è 2.200 dollari nel 2014, in crescita a 2.550 nel 2015 e 2.600 nel 2016.
3) Piombo. La produzione mineraria dovrebbe ridursi nel breve termine, perché i nuovi progetti o i piani di espansione non sono sufficienti per compensare le prossime chiusure. Tuttavia la crescita stabile del settore automobilistico in Cina e India controbilancerà la bassa domanda di Europa e Stati Uniti. Le proiezioni indicano una quotazione media di 2.200 dollari/tonnellata nel 2014, che salirà a 2.400 nel 2015 e 2.500 nel 2016.
4) Nickel. Dopo un aumento del 7,3% nel 2013 la crescita dei consumi globali di nickel dovrebbe rallentare al 4% (anno su anno) nel 2014. Lo scenario è cambiato drasticamente dopo la decisione dell’Indonesia di bloccare le esportazioni. Un impegno che in futuro potrebbe essere rafforzato, ridudendo l’eccesso di offerta globale. La quotazione è stimata 18.000 dollari/tonnellata nel 2014 e 24.000 nel 2015, per arrivare a 26.000 nel 2016.
5) Oro. Gli analisti continuano a essere pessimisti sul prezzo del metallo giallo sebbene abbiamo rivisto leggermente al rialzo la stima per quest’anno. La bassa inflazione mondiale unita all’atteso aumento dei tassi e al rafforzamento del dollaro metteranno sotto pressione il prezzo del metallo giallo. Per il 2014 la previsione è 1.290 dollari l’oncia, in calo a 1.175 nel 2015 e a 1.000 nel 2016.
6) Argento. Dopo aver superato la soglia dei 21 dollari l’oncia a fine giugno/inizio luglio, ha avviato un trend al ribasso per scendere sotto i 19 dollari all’inizio di settembre, in un processo di decoupling rispetto all’oro. L’argento si comporta attualmente più come un metallo industriale che come un metallo prezioso. Per l’intero anno la previsione è 20 dollari l’oncia nel 2014, in flessione a 18 dollari nel 2015 e 16 nel 2016.
7) Platino e palladio. L’andamento di entrambi i metalli preziosi dovrebbe essere positivo, soprattutto per il palladio, grazie ai solidi fondamentali, che è previsto in crescita costante nel periodo di previsione. In sintesi il prezzo è stimato 835 dollari l’oncia nel 2014, in aumento a 950 dollari nel 2015 e 975 nel 2016. Il platino salirà invece nelle stesse date da 1.456 a 1.500 e 1.525 dollari.

Milano Finanza