Confcommercio: i redditi tornati a trent’anni fa

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spesaQuest’anno il reddito è di 17.400 euro, come l’anno scorso, e nel 1986 era di 17.200 euro. In otto anni persi 13 punti percentuali: si sono volatilizzati quasi 2.600 euro. Record per le “spese obbligate”, sono il 41% dei consumi

Il reddito disponibile delle famiglie italiane è tornato ai livelli di 30 anni fa. Lo ha calcolato la Confcommercio nella nota di aggiornamento del rapporto sui consumi. Nel 2014 il reddito è stato pari a 17.400 euro (come il 2013), mentre nel 1986 era pari a 17.200 euro. In otto anni il reddito disponibile reale pro capite è sceso del 13,1%, pari a un ammontare di 2.590 euro a testa.
Anche sulla scorta di questi dati si capisce perché le vendite al dettaglio continuano a retrocedere. Nel 2013 la spesa delle famiglie ha registrato una flessione del 2,5%, con una contrazione del 7,6 in otto anni. Secondo Confcommercio, quello tra il 1992 e il 2014 è stato un “ventennio perso” per i consumi in Italia: i consumi pro capite hanno mostrato uno sviluppo, in termini reali, inferiore al 6%. “Escludendo gli affitti imputati tale variazione cumulata scende a poco piu’ del 4%”, si legge nel rapporto. Le spese obbligate (casa, carburanti, assicurazioni, etc) hanno raggiunto i livelli massimi: sono pari al 41% del totale dei consumi, in netta crescita rispetto al 1992 (32,3%).
A margine della presentazione del rapporto, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha fatto il punto sulla situazione economica: “La ripresa è ancora troppo fragile, incerta, contraddittoria: la parola d’ordine dell’impegno governativo deve essere la crescita per scongiurare l’ipotesi di una manovra correttiva e per dare una mano tangibile alle famiglie”.

La Repubblica