Allenatori Serie A
Exploit
Bellissimo inizio di stagione. La squadra gioca bene e diverte. Ha acquisito anche personalità rimontando alcune gare. Ora l’attende la fase del consolidamento in classifica. In ogni caso un bel miracolo per il Lecce, grazie anche a un’ottima società alle spalle.
Sembra sempre la sua ultima stagione all’Atalanta, ma riesce ancora a stupire rilanciando nuovi giocatori facendo felici le casse della società. Sempre in zona Europa e sempre con un bel gioco. Una garanzia.
Non può essere diversamente dopo la scorsa stagione. Ha saputo gestire grandi campioni e le loro partenze. Ha un organico ampio e di qualità. Unico traguardo per questo anno è vincere lo scudetto e arrivare nelle fasi finali di Champions. In caso contrario dovremmo parlare di fallimento.
Allenatore emergente dal grande carattere. La sua squadra gioca molto bene ma manca un po’ di continuità, cosa che gli permetterebbe di lottare per un posto in Champions.
È l’allenatore emergente della Serie A. Serio e preparato, ha fatto la gavetta dimostrando sempre capacità e raggiungendo sempre il massimo. Destinato ad allenare una top in Europa.
Oramai è un allenatore che ha consolidato la sua posizione fra i top di Europa. Questo anno ha un gioco meno convincente con risultati alterni e poca personalità in Champions. A Natale ne sapremo di più.
New entry
Ha appena sostituito Paolo Zanetti che l’anno precedente aveva fatto un vero miracolo salvando senza patemi l’Empoli. Molto bene l’avvio del suo percorso anche se la stagione rimane complessa e con unico obiettivo, la salvezza.
Ha appena iniziato la sua nuova avventura dopo aver già allenato l’Udinese due anni fa. Ha davanti una grande sfida: salvare i friulani dopo un inizio di campionato difficilissimo.
Ha appena preso il posto di Sosa. Deve recuperare una situazione di classifica inaspettata all’inizio della stagione per la Salernitana il cui obiettivo era la parte destra della classifica. Ha un buon organico ma non una buona organizzazione alle spalle.
In ascesa
Il suo ritorno alla Juve è stato difficile complici anche le turbolenze societarie che gli hanno fatto perdere i punti di riferimento e di supporto in una dirigenza inesperta. Per riscattarsi deve solo vincere il campionato, altrimenti potremmo parlare di assoluto fallimento.
Allenatore talentuoso. Un inizio forte e con bel gioco, poi un appannamento evidente nella seconda fase. Ci sono tutte le premesse per una salvezza , ma nel calcio meglio non abbassare mai la guardia.
Dopo vari esoneri, ecco il rilancio a Frosinone dove ha ritrovato la sua dimensione tecnica e le spalle coperte, in questo caso da dirigenti che conosco il calcio e le sue dinamiche. Salvezza possibile.
Ha riportato il Genoa in serie A e cercherà di mantenercelo non senza difficoltà. Ancora inesperto ma sta mostrando grandi qualità, le stesse che ha mostrato nella sua carriera da giocatore. Squadra rafforzata che manca ancora un po’ di continuità ma il carattere sta crescendo.
Riesce a gestire una piazza difficile come quella della Roma. Due finali europee in due anni e sempre nelle posizione alte nella Serie A. Non ha una rosa da scudetto ma un posto in Champions è d’obbligo.
Giovane e competente. La squadra gioca bene e ha sempre una posizione di classifica tranquilla. Riesce a gestire giocatori giovani ed esperti con buoni risultati. Ha alle spalle Galliani, vecchia volpe del calcio italiano.
Stabile
Dopo una bellissima stagione nel 2022-23, questo anno fatica un po’ con risultati alterni. Comunque un ottimo allenatore giovane di cui sentiremo parlare in futuro.
Allenatore bravo e di carattere, ma il Torino continua a non avere continuità di gioco e risultati. Rimane sempre un’incompiuta e forse penalizzata da una dirigenza non all’altezza.
In discesa
Il Napoli campione d’Italia con García non ha giocato né bene né ha divertito come lo scorso anno. La rosa si è rafforzata ma non è riuscito a gestire il grande nervosismo nello spogliatoio, come dimostrato dalle reazioni dei giocatori più importanti dopo i cambi durante le partite. Esonerato giustamente
Straordinaria promozione in A, ma un difficile inizio di stagione nonostante una rosa a disposizione da metà classifica. Rispetto al plotone dei nuovi giovani allenatori in Serie A, sembra un po’ datato.
Dopo aver raggiunto la Champions lo scorso anno, ci si aspettava una stagione più brillante. In ritardo in Serie A e in grande difficoltà in Champions. È il primo anno senza Tare alle spalle. Anche per lui aspettiamo dicembre per dare un giudizio più reale.
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