Allenatori Serie A
Exploit
Allenatore straordinario dal carattere duro. È riuscito nell’impresa impossibile. Portare il Napoli dal 10 posto dell’anno scorso allo scudetto nonostante la vendita (senza sostituzione) di Kvaratskhelia, ma soprattutto è riuscito a far tacere per dieci mesi De Laurentiis padre e figlio. Chiara la sua voglia di partire con destinazione Juventus.
In ascesa
Dopo la splendida stagione che ha riportato il Como in Serie A, ha fatto un’altra grande stagione facendo giocare un bel calcio. Sarà un grande allenatore.
La scorsa stagione è stata perfetta, con l'Atalanta che ha incantato tutti in Europa e in Italia. Questo anno benino in Europa e bene in campionato con un terzo posto anche se senza alcuni passaggi a vuoto hanno forse impedito il miracolo. Urgono riflessioni da entrambe le parti per un ciclo che sembra concluso. È passato ad allenare la Roma.
Considerato uno degli allenatori emergenti della Serie A, è approdato al Bologna in una stagione che segnava il debutto in Champions. Malino in Europa, ma è riuscito a vincere la Coppa Italia e confermarsi in Europa anche per il prossimo anno. Oggetto del desiderio di molte società farebbe bene a restare a Bologna e non ripetere la brutta fine di Thiago Motta.
Ha guidato il Cagliari alla salvezza giocando un buon calcio. Tecnico capace dovrà confermarsi anche nel prossimo campionato sperando che il presidente Giulini gli confermi la fiducia.
Ha preso il posto di De Rossi e di Juric, ha ereditato una situazione disperata (anche senza società) e ha sfiorato la Champions con un quinto posto in Serie A. Una grande stagione per un grande allenatore spesso dato per bollito.
Ennesima intuizione vincente della famiglia Pozzo. Arrivato e accolto con perplessità da alcuni addetti ai lavori, si è rivelato solido e competente. La squadra ha giocato bene navigando sempre in acque tranquille.
Allenatore emergente della scuola Conte. Inizio di stagione molto positivo, nonostante una campagna trasferimenti criticata ma ha finito male con una squadra che sembrava demotivata. Ingiuste le critiche di Cairo a fine stagione. È tra i migliori allenatori della Serie A.
Arrivato in corsa, ha sistemato la squadra ottenendo una salvezza comoda ma soprattutto l'ha fatta giocare bene. Grande personalità e idee chiare fuori e dentro il campo.
Stabile
Ha preso un Parma in grande difficoltà, lo ha rigenerato trovando la salvezza all’ultima giornata. Ottimo tecnico che bisognerà valutare meglio in una stagione intera.
Ha preso il posto di Gotti mentre il Lecce era in caduta libera. Lo ha rigenerato anche se è riuscito a salvarlo all’ultima giornata. Bravo ma scostante nella sua carriera.
Allenatore emergente dal grande carattere. La Fiorentina ha giocato bene, ma è mancata di continuità per raggiungere la finale di Conference League. Buon piazzamento in campionato e nuovamente in Europa il prossimo.
Il contratto è stato rescisso di comune accordo tra le parti
Il progetto Juventus era ambizioso, ma la realtà ha avuto altri piani. Ha preso il posto di un abulico Thiago Motta ed è riuscito a traghettare la squadra verso un quarto posto sofferto. Prossimo anno in Champions ma sicuramente senza di lui.
Ha fatto giocare bene la sua squadra portandola a una salvezza comoda. Bravo e capace nonostante una situazione societaria ancora da stabilizzare.
Discussi
L'ex timoniere nerazzurro ha plasmato una squadra con un'identità di gioco riconoscibile e apprezzata. La sua gestione dello spogliatoio risulta eccellente, ma nel calcio contano i trofei. Quando tutto gira, appare come un maestro tattico; quando il meccanismo s'inceppa, riaffiorano perplessità. Uno spettacolo a sé sono le sue performance in panchina: quella gestualità frenetica, quelle indicazioni urlate e quell'espressione perennemente angosciata che sembrano dire "tra poco finisce il mondo". "Un allenatore è come un cuoco: tutti lo elogiano quando il soufflé si gonfia, ma nessuno lo difende quando si sgonfia." – Massimo Moratti
In discesa
Accolto con diffidenza, ha iniziato bene sia in campionato che in Europa League, ma ha finito in modo disastroso. Eliminato nei quarti in Europa e settimo (senza Europa il prossimo anno) in campionato. Tutta colpa sua? No.
Il tecnico portoghese era arrivato tra squilli di tromba e discorsi ambiziosi. Risultato? Una Supercoppa (grazie e arrivederci), una Coppa Italia solo accarezzata e poi… il crollo. Fragile come un castello di carte sotto la pioggia.
A peggiorare tutto, una società evanescente, incapace perfino di fare da comparsa: lo hanno lasciato solo, alla guida di un Titanic rossonero già mezzo affondato.
Separarsi era inevitabile. Ma il dubbio resta: era davvero colpa sua o ha solo pagato per il circo dirigenziale?
Ora tocca ad Allegri. E con questo caos, servirà più che esperienza: servirà magia. O un miracolo
Dopo una controversa esperienza comportamentale a Lecce, non è riuscito a salvare l'Empoli ma senza grosse responsabilità vista la rosa e il monte stipendi.
Dopo la retrocessione con il Frosinone lo scorso anno, sembrava aver ritrovato la sua dimensione tecnica. Purtroppo, pur giocando bene con una rosa corta, ha perso la Serie A negli ultimi minuti della stagione.
Sembrava un allenatore competente, ma ha avuto risultati disastrosi finiti con una retrocessione a molte giornate dalla fine. Saprà ripartire?
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