di Cesare Lanza
Scommettiamo che… No, vi chiedo scusa: oggi vi propongo una scommessa di esito non verificabile. E mi ci avete tirato voi, per i capelli (ormai pochi). Ieri infatti ho ricevuto una gragnola di sms e telefonate. In prevalenza tifosi della Roma, euforici, ma anche alcuni sostenitori della Juve, ironici. Questo, più o meno, il contenuto: «Ma davvero pensi che, con Totti in campo, la Roma avrebbe vinto lo scudetto?». Rispondo: per la verità io avevo scritto che, con Francesco più spesso in campo, la Juve avrebbe incontrato maggiori difficoltà. Ma, visto che mi stuzzicate, la mia esagerata fiducia nella mia competenza calcistica (e anche l’impossibilità di verificarla ! ) mi spinge a ribadire: sì, la Roma forse ce l’avrebbe fatta, a superare la Juve. Il ragionamento è semplice: Luciano Spalletti a parte, tutto il mondo calcistico considerava Totti come una fantastica risorsa. Tutti gli allenatori, perfino Massimiliano Allegri, presumo. Spalletti no: per testardaggine, e tante volte ha ignorato l’importanza di Totti, impiegandolo solo per pochi minuti. Un comportamento insensato, se è vero che Francesco è una divinità del calcio. Nelle Coppe e in tante partite in campionato, la Roma avrebbe fatto meglio: non mi sembra assurdo sostenerlo. È però corretto aggiungere che anche la Juve, di fronte a un più agguerrito antagonismo della Roma, si sarebbe battuta con maggiore concentrazione. È indiscutibile comunque, che la squadra giallorossa abbia rinunciato a giocarsi una carta (e quale carta ! ) in più. E se il mio ragionamento si fosse dimostrato sbagliato, oggi non ci sarebbero rimpianti, né miei né dei tifosi. Quanto a Spalletti, non credo che sia capace di provare rimorsi!
di Cesare Lanza, La Verità