E’ un esodo silenzioso: decine e decine di piloti Alitalia fanno le valigie e salutano Fiumicino, disposti a spostarsi in mezzo mondo per lavorare. La migrazione è organizzata dal padrone dell’azienda italiana dei voli: gli arabi di Etihad, la compagnia dell’emiro di Abu Dhabi. Sono loro a regolare e a pianificare il job posting, cioè le uscite dei piloti che vengono invitati a salire sugli aerei della stessa Etihad e delle altre compagnie controllate, come Air Seychelles o l’indiana Jet Airways. Del resto Alitalia va malissimo e – come rivela il Fatto – perde quanto perdeva prima che Etihad arrivasse, 500mila euro al giorno secondo le ammissioni degli stessi vertici aziendali.