Il Garante dà formalmente il via libera all’operazione su Rcs Libri da parte di Mondadori. I paletti: cedere Marsilio e Bompiani. Tutele per i concorrenti
L’Antitrust dà ufficialmente la sua approvazione all’acquisto di Rcs Libri da parte di Mondadori. Ieri, infatti, è arrivato l’ok dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, però, ha posto alcune condizioni: innanzitutto la cessione della partecipazione al 51% di Rcs Libri in Marsilio e quella del ramo d’azienda Bompiani (come già trapelato).
Requisito che, secondo l’Authority presieduta da Giovanni Pitruzzella, dovrà essere rispettato prima che si crei il super polo editoriale «Mondazzoli». Non solo, gli acquirenti dovranno essere operatori già attivi sul mercato librario e approvati dalla stessa Antitrust. I termini temporali con cui il gruppo editoriale presieduto da Marina Berlusconi e guidato dall’a.d. Ernesto Mauri non vengono resi noti per non ostacolare le trattative e danneggiare il venditore ma, in occasione della presentazione dei conti 2015, Rcs ha dichiarato di aspettarsi il closing prima della metà di aprile mentre, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, ci sono almeno sei mesi di tempo dal closing dell’operazione per cedere Marsilio e almeno nove mesi nel caso di Bompiani. Marchi per cui si sono fatti avanti tutti gli altri gruppi del settore presenti in Italia, ha dichiarato di recente l’a.d. di Mondadori, da Feltrinelli alla neonata Nave di Teseo fondata da Elisabetta Sgarbi, con un lungo passato professionale nella Bompiani targata Rcs. Per Marsilio, in particolare, indiscrezioni di stampa vedono in pole position il suo presidente Cesare De Michelis mentre per Bompiani, oltre alla stessa Nave di Teseo, la platea degli interessati sembra più allargata.
Per procedere alle cessioni, come indicato dal Garante, Mondadori deve nominare per entrambe le case editrici da cedere un «fiduciario incaricato di controllo». Se però l’editrice del gruppo Fininvest non arriverà a un accordo vincolante per la vendita, allora «procederà a dare mandato di vendita irrevocabile ed esclusivo a un fiduciario incaricato della cessione».
Complessivamente l’Autorità ha espresso dieci punti da rispettare (in parte attesi). Ognuno di questi ha una validità di tre anni e sei mesi dalla pronuncia dell’Antitrust, tranne il divieto per Mondadori di riacquistare Bompiani e Marsilio prima di dieci anni. A parte le due cessioni, quindi ci sono nove «misure comportamentali» per stimolare la concorrenza. A partire dalla rinuncia alle clausole di opzione, preferenza e prelazione nei contratti con gli autori, sottoscritte o da sottoscrivere da Mondadori e Rcs Libri. Rinuncia che si applica alle opere di narrativa e saggistica sia italiane sia straniere (con l’esclusione di Marsilio, Sonzogno e Bompiani). Poi, Segrate dovrà versare 225 mila euro per sostenere le prossime tre edizioni della fiera Più libri Più liberi (di cui nel 2016 i media partner sono la Rai e il Gruppo L’Espresso presieduto da Carlo De Benedetti).
Ma tra i paletti fissati figurano anche e soprattutto la «messa a disposizione del catalogo di e-book alle piattaforme di vendita che ne faranno richiesta» e i «vincoli volti a garantire presenza e visibilità dei libri di editori terzi nella rete di vendita Mondadori». Due indicazioni che chiariscono quante conseguenze l’operazione abbia su più fronti, come quello della distribuzione. In questo senso vengono ricomprese dal decalogo anche la «messa a disposizione del catalogo a operatori attivi e potenziali nella distribuzione di libri di “varia” alla grande distribuzione», il «non peggioramento delle condizioni contrattuali applicate alle librerie indipendenti e di catena», la «donazione di libri a istituti scolastici e biblioteche pubbliche, carceri minorili e ospedali», la «prosecuzione e sviluppo del progetto In libreria con la classe che prevede attività e laboratori nelle librerie “per insegnare il piacere della lettura”» e l’«obbligo di informare l’Autorità garante della concorrenza e del mercato sulle azioni intraprese “per dare efficace e completa attuazione alle misure prescritte».
Italia Oggi